Spal
26 Settembre 2020
Il tecnico ha commentato il pari con il Monza: "Sono contento perché la squadra ha lottato su ogni pallone e si è sacrificata"

Marino attende la vera Spal: “Distanti da quello che possiamo fare, ma lo spirito è giusto”

di Redazione | 3 min

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(foto Spal-Gandolfi)

di Davide Soattin

La nuova avventura in Serie B della Spal è iniziata con un pareggio. I biancazzurri infatti, nella gara inaugurale del campionato, hanno impattato per 0 a 0 contro il Monza di Brocchi, dopo aver messo in campo una prestazione tutto sommato soddisfacente, nonostante i brianzoli possano comunque recriminare per un rigore respinto da Berisha.

Al termine della sfida, il tecnico degli estensi Pasquale Marino ha commentato così il punto raccolto a casa Berlusconi: “Nel corso del primo tempo abbiamo fatto un possesso senza concludere. A questo proposito dobbiamo velocizzare e arrivare meglio e con più uomini negli ultimi metri. Nel secondo tempo abbiamo invece osato di più e subito qualche occasione, ma abbiamo creato anche con D’Alessandro, Strefezza e Dickmann. Nella ripresa mi è piaciuto molto di più l’atteggiamento perché siamo arrivati con più costanza vicino alla porta avversaria. Nell’ultimo quarto d’ora poi c’è stata una flessione perché il Monza ha spinto molto. Ma sono contento perché la squadra ha lottato su ogni pallone e si è sacrificata. Per me è lo spirito giusto, anche se sappiamo di essere ancora distanti da quello che possiamo fare”.

L’allenatore ha proseguito nella sua disamina: “È stata buona anche la prestazione difensiva, perché abbiamo concesso poco a una squadra fortissima. Abbiamo chiuso bene gli spazi, seppur ci manca ancora la forza di ribaltare il fronte con una frequenza, ma ciò arriverà con il tempo. In fase di impostazione invece ci dovevamo muovere di più in verticale per attaccare la profondità. Questo è stato fatto non continuità e ciò ha contribuito a non farci creare tantissime occasioni. Per come dobbiamo giocare, le opportunità che ci capiteranno devono crescere ancora di più”.

Marino si è poi soffermato sulle prestazioni dei singoli, a partire da Berisha: “A parte il rigore, nelle poche volte in cui oggi è stato chiamato in causa, ha dimostrato ancora una volta di essere presente e attento. Spero che rimanga perché abbiamo bisogno della sua serenità e di ciò che trasmette agli altri. Brignola si è trattata di una sostituzione programmata perché lo scorso anno non ha giocato molto, mentre D’Alessandro ha chiesto il cambio perché aveva i crampi e quindi abbiamo preferito non rischiarlo”.

Infine, l’allenatore siciliano è ritornato anche sull’episodio del rigore, soffermandosi su quelle che sono state le motivazioni che gli sono costate l’espulsione: “Prima che tirassero il rigore ho protestato, inesistente, ho avuto la conferma rivedendo. L’ho detto senza offendere nessuno, dopo che l’ho calciato mi ha buttato fuori. Magari se avessero fatto gol mi risparmiava. Ho alzato la voce e me la sono cercata. Va bene così”.

“Abbiamo avuto le nostre occasioni – ha concluso Simone Missiroli – come le hanno avute anche loro. Abbiamo giocato contro una squadra che è tra le favorite del campionato, ed è partita prima rispetto a noi con la preparazione e lo si è visto a livello fisico. Abbiamo cercato di essere ordinati, provando un modulo nuovo. Siamo stati bravi a soffrire, visto che la Serie B è un torneo molto difficile, provando anche a fare qualcosa in avanti. Per me è stato un punto giusto, anche perché i meccanismi li trovi con il tempo e ci vuole pazienza. Abbiamo appena iniziato e ci sta che qualcosa venga bene e qualcosa male, fa parte del percorso di crescita”.

 

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