Ferrara come città della cultura in cui si mescolano e si armonizzano arte, musica e teatro proposti attraverso eventi di alto livello. È la visione che i presidenti di Ferrara Arte, Ferrara Musica e Teatro Comunale – rispettivamente Vittorio Sgarbi, Francesco Micheli e Mario Resca – hanno presentato a Milano.
Una conferenza stampa per svelare le programmazioni culturali dei tre enti estensi, a partire da palazzo Diamanti che dopo la mostra “Un artista chiamato Banksy”, che si chiuderà il 27 settembre, ospiterà il genio di Ligabue, dal 30 ottobre 2020 al 5 aprile 2021.
Ad aprire la stagione del Comunale arriverà per la prima volta il maestro Riccardo Muti (il 10 ottobre) che darà il là agli spettacoli di prosa, danza e lirica presentati da Resca insieme al coadiutore artistico Marcello Corvino.
Anche Ferrara Musica conferma la propria consuetudine di grandi interpreti, a partire dall’evento inaugurale di questa stagione 2020/2021 con Maurizio Pollini. Ci sarà inoltre un occhio di riguardo per il 250° anniversario della nascita di Beethoven.
“L’obiettivo è non avere mai momenti di vuoto nella proposta culturale” annuncia Sgarbi che svela le novità dei prossimi mesi: a novembre una giornata sui 100 anni dalla morte di Gaetano Previati col sindaco di Lavagna (dove l’artista è morto), una mostra al Castello su Giovanni Battista Crema, a inizio 2021, un’altra, successiva, sullo scultore ferrarese Arrigo Minerbi. E una prossima mostra su Giorgio Bassani e la sua passione per le arti figurative.
Un pensiero speciale lo ha dedicato al cinema, dopo aver presentato nel contesto della Biennale di Venezia la filiera ferrarese dell’arte cinematografica, presieduta dall’attore Stefano Muroni. “Per storia, protagonisti, set Ferrara è la prima città del cinema al mondo” dice, annunciando la presenza in città, proprio in questi giorni, del regista Amos Gitai per le riprese del suo prossimo film.
Presente nel capoluogo lombardo anche l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli: “La visione culturale ben si sposa con lo slogan Ferrara rinasce per dare impulso ad arte, cultura, bellezza, ed è anche un progetto per il rilancio dell’economia. La situazione ci sprona a lavorare per implementare ogni elemento di qualità, scandendo gli eventi non come occasioni fini a se stesse ma come opportunità per trasmettere cultura e bellezza”.
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