Spettacoli
20 Settembre 2020
Lunedì 21 settembre la proiezione del film in lingua originale sottotitolata in italiano

Al Boldini la versione restaurata di “The Elephant Man”

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Al Jazz Club arriva il Lorenzo Simoni Quartet

Venerdì 26 aprile alle ore 21.30 si esibirà al Jazz Club il Lorenzo Simoni Quartet con lo stesso Simoni al sax alto, Guglielmo Santimone, pianoforte, Giulio Scianatico, contrabbasso e Simone Brilli, batteria

Scanzi a Ferrara: “Naomo è leggenda”

Promette un inizio “corposo e ciccioso” su Ferrara e si dice sicuro che “ci sarà da divertirsi”. Andrea Scanzi arriva a Ferrara e porta con sé “La Sciagura”. Il 16 maggio l'irriverente penna del Fatto Quotidiano sarà al Teatro Nuovo per presentare il suo nuovo spettacolo prodotto da Loft Produzioni e tratto dall'omonimo bestseller edito da Paper First

In piazza Trento Trieste arriva il festival Spirit Of Trance

Esistono pochi linguaggi universali che abbiano lo stesso impatto della musica trance. Lo si potrà constatare grazie al one-day festival Spirit Of Trance, in programma in piazza Trento Trieste a Ferrara il 28 giugno nell'ambito del Ferrara Summer Festival

Al Torrione è di scena il trio Goldings-Bernstein-Stewart

Giovedì 25 aprile il Torrione apre le porte con una data extra rispetto all'abituale palinsesto. Sul palco del Jazz Club salirà il trio composto da Larry Goldings, organo, Peter Bernstein, chitarra, e Bill Stewart, batteria

Dopo quarant’anni, The Elephant Man torna in sala in una nuova versione restaurata. Il film cult di David Lynch, sua opera seconda dopo l’esordio di Eraserhead, verrà proiettato al Cinema Boldini di Ferrara lunedì 21 settembre in versione originale sottotitolata in italiano, grazie alla distribuzione della Cineteca di Bologna.

È la storia di John Merrick, l’uomo elefante, il freak della Londra vittoriana proto-industriale, deformato dalla malattia e ridotto a fenomeno da baraccone. Un film epocale, che ha cambiato le regole dell’horror, invertendo le dinamiche tra “mostro” e spettatore: chi ha paura di chi? . Il restauro, realizzato da StudioCanal con la supervisione dello stesso regista,  esalta il bianco e nero del direttore della fotografia britannico Freddie Francis, dando nuova forza a quello che tutt’oggi resta il maggior successo di pubblico di Lynch. Non meno ancestrale e traumatico di Eraserhead, The Elephant Man si ‘nasconde’ dietro il film di malattia anni Ottanta per costruire una nuova riflessione sul visibile e sull’orrore. Mai come in questo film Lynch mette in scena una costellazione di sguardi su un unico corpo, fino ad interrogarsi in profondità sulla genesi delle molteplici immagini di un’identità misteriosa e sfuggente come quella di Joseph C. Merrick.  Merrick è il figlio degenere di un processo biologico andato storto e si trova a vivere in una società, quella vittoriana, percorsa da mostri viventi e freaks circensi. La sua vicenda apre riflessioni sui temi della tolleranza e del rispetto del diverso e ciò avviene non tanto durante la ‘scoperta’ del mostro quanto durante la sua ipocrita accettazione da parte dei salotti buoni. In questo caso, il visionario regista offre una serie sconvolgente di campi e controcampi destinati a svelare il paradosso di questa normalizzazione: isolando i primi piani di Merrick e dell’interlocutore, lo spettatore percepisce ciò che non funziona nella forzata trasformazione de “l’uomo-elefante” in improbabile gentiluomo. Ad infondere forza narrativa ed una sensazione di conturbante disorientamento contribuisce poi la sperimentazione sonora, frutto della collaborazione tra Lynch e Alan Splet che introducono in certi momenti battiti sordi, sibili, e fischi di vapore, oltre all’effetto sonoro del respiro faticoso e terrorizzato del protagonista.

La scommessa di Mel Brooks, produttore esecutivo, di affidare la regia di un film commerciale ad un cineasta che all’epoca molti vedevano come un giovane di talento destinato a rimanere nell’ambito del cinema underground e sperimentale, si rivelò vincente.

Da quest’anno sarà possibile acquistare i biglietti online su → webtic.it a tariffa intera o unica, mentre alla cassa del cinema sarà possibile come in precedenza usufruire delle riduzioni sul costo d’ingresso esibendo la tessera Arci, il badge universitario o il documento di identità.

La platea ha sedute numerate e i posti vengono assegnati al momento dell’acquisto del biglietto. Il sistema aggiorna ad ogni acquisto la disponibilità dei posti per consentire il distanziamento degli spettatori secondo le norme in vigore. Gli spettatori dovranno tassativamente accomodarsi nei posti assegnati.

Si consiglia, ove possibile,  di effettuare l’acquisto attraverso la piattaforma e di esibire il biglietto in versione digitale all’ingresso del cinema.

La scadenza degli abbonamenti della stagione 2019/2020 è stata prorogata al 31/12/2020. Sarà invece possibile acquistare al cinema i nuovi abbonamenti per la stagione 2020/2021  (abbonamenti interi e abbonamenti ridotti per i soci arci).

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com