Comacchio. Esiste una “scarsa consapevolezza delle ricchezza ecologica, paesaggistica e naturalistica” nel territorio comacchiese secondo i proprietari di seconde case ai Lidi, riuniti nell’associazione Pro.Sec.Ca e firmatari di una lettera aperta agli agenti immobiliari e agli imprenditori di quel tratto di costa che vivono durante la stagione estiva come ‘residenti’ stagionali.

A pochi giorni dal rinnovo del consiglio comunale e dall’elezione del nuovo sindaco, Pro.Sec.ca ritiene utile appellarsi alla “mediazione” di chi si occupa del settore immobiliare e ricettivo per entrare in contatto con gli oltre 40mila proprietari di case vacanza ai Lidi di Comacchio. “Sono infatti loro ad utilizzare le strutture e i servizi – turistici e non – di questa costa, da tempo sottratta al prevalere di una ‘visione green’ a causa, a nostro avviso, di una progressiva sottovalutazione del fatto di essere nel Parco del Delta del Po, cosa che dovrebbe assicurare un equilibrio tra verde e costruito”.

“Assistiamo inoltre ad una decadenza della vocazione valliva del territorio, delle sue potenzialità produttive di pesca, acquacoltura e agricoltura in un ecosistema terra-acqua ad altissimo livello di biodiversità” continuano i rappresentanti di Prosecca. “Nel frattempo si è orientato il territorio verso una speculazione edilizia estrema, con la conseguente svalutazione degli immobili, che tuttavia, con un gettito annuale Imu di 37 milioni di euro, assicurano ossigeno alla macchina comunale”.

Chi come i proprietari di seconde case ha investito in quest’area ritiene oggi che sia necessario fare di più per incoraggiare una fruizione più prolungata e diversificata del territorio, “intervenire sulle infrastrutture, specie viarie e di depurazione, e assicurare occasioni non solo di svago ma anche connesse allo sport e alla salute, lasciando a Rimini e Riccione il loro ruolo mondano”.

“Ci aspettiamo servizio rispondenti alle nostre aspettative, che non sono uguali a quelle dei turisti stranieri, che trovano tutto quello che cercano nei villaggi vacanza in cui alloggiano, senza sperimentare i disagi del territorio. Eppure sembra che l’amministrazione pubblica voglia privilegiare proprio questo target. Chiediamo quindi a chi si occupa di case vacanza (agenti immobiliari, amministratori di condomini e operatori balneari) di ascoltarci: senza dubbio per far crescere il territorio e di conseguenza i valori immobiliari, è necessario che, tramite opportuni richiami, i proprietari di case vacanza capiscano l’importanza di aggiornare e riqualificare la loro abitazionee sappiano che siamo nel Parco del Delta del Po, luogo di grande ricchezza paesaggistica ed ecologica”.

“Crediamo – concludono da Prosecca – che ci siano concreti margini di miglioramento, e preghiamo gli amministratori condominiali di mettere all’ordine del giorno delle assemblee un breve intervento dei rappresentanti della nostra associazione, che potranno presentarsi, raccogliere istanze e dare informazioni”.