Le espressioni antisemite (anche sotto forma di “like” e di “post”) devono essere sempre condannate, ovunque si annidino, sia a destra che a sinistra.
Noto però una disparità di giudizi a seconda della parte politica a cui è ascrivibile l’accusato.
Tempo fa il Senatore Lannutti, pentastellato, pubblicò un “post” nel quale,a proposito di banche, si tiravano fuori i famigerati “Protocolli dei Savi Anziani di Sion”. Qualche protesta vi fu, ma da quando i “5 stelle” governano con il PD, il voto di Lannutti a favore del governo Conte (che in Senato è un po’ “traballino”) è ben accetto e i suoi “post” antisemiti sono finiti nel dimenticatoio.
Così pure è stato coperto dall’oblio il cortese ma fermo rifiuto di Liliana Segre all’offerta della cittadinanza onoraria di Napoli da parte di una giunta che presenta, quale assessore alla cultura (!), tale Eleonora De Majo, che si è espressa in modo tale da suscitare le rimostranze della comunità ebraica partenopea.
La De Majo ha scritto che lo Stato di Israele è uno Stato assassino, che il sionismo è nazismo e che i sionisti stessi sono dei porci. C’è bisogno di commenti?
Come disse Giorgio Napolitano, spesso l’antisionismo è una forma cammuffata di antisemitismo. Non nascondiamoci pertanto dietro sottili “distinguo” che non convincono alcuno, al solo scopo di difendere i “compagni di cordata”.
Condanniamo dunque sempre e comunque ogni forma di razzismo e di antisemitismo ma,per favore e per decenza, non stracciamoci le vesti solo quando i colpevoli appartengono alla parte politica avversa!
Giorgio Fabbri
L’antisemitismo va sempre condannato. E va sempre distinto dall’antisionismo.
mz