Bondeno. “Sulla scia del Patto del Lavoro e del Focus Ferrara, sarà utile declinare un vero e proprio ‘patto’ per Bondeno che coniughi misure di tutela dell’ambiente, rafforzamento del contrasto al digital divide, della messa in rete degli archivi, della sburocratizzazione delle tante procedure autorizzative con il rafforzamento dei rapporti con le scuole e con il completamento di importanti infrastrutture – circonvallazione, ponte nei pressi del cimitero, Cispadana, bypass che collegherà la linea Ferrara-Suzzara con il porto di Ravenna e utilizzo degli scali merci già esistenti – ferme da molti anni”.

Sono le misure proposte a sostegno dell’economia locale dal candidato sindaco Davide Verri che in queste settimane di campagna elettorale ha avuto l’occasione di “confrontarmi con diversi imprenditori locali con i quali ho collaborato fattivamente, in passato, anche sul piano professionale”.

“La situazione di reale debolezza della nostra economia in generale, e in particolare di quella ferrarese, non sfugge a nessuno – spiega il candidato -: i temi al centro del dibattito restano la debole crescita, i processi di innovazione, la diminuzione del costo del lavoro, la burocrazia e il difficile rapporto con la scuola che si riflettono naturalmente sui livelli del tasso di disoccupazione, con particolare attenzione verso quello giovanile”.

“Il tema non è quindi il singolo caso, peraltro a Bondeno ci sono aziende in crescita e con consistenti margini di profitto, ma l’intero sistema economico provinciale – prosegue Verri -. È questo il terreno su cui oggi si confrontano, in termini di competizione, territori ed interi distretti industriali: pensare di poter ragionare solo come singolo comune, come continua a fare l’amministrazione uscente di Bondeno, significa cadere in errori grossolani come il “pastificio” e infilarsi inevitabilmente in un processo di felice decrescita”.

Ecco perché “giudico un grave errore non aver prontamente aderito al bando dell’Agenda Digitale Europea che prevede investimenti pubblici per l’utilizzo della banda larga. Creare dunque condizioni favorevoli per la crescita delle aziende insediate e favorirne la nascita di nuove è l’impegno futuro: la collaborazione coi territori limitrofi, in particolare attraverso l’Unione dei Comuni dell’Alto Ferrarese che è stata colpevolmente abbandonata, dovrà prevedere la realizzazione di infrastrutture a banda larga, l’adesione agli obiettivi di Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile e l’utilizzo dei Fondi europei che nei prossimi anni verranno ulteriormente incrementati”.