Vigarano
11 Settembre 2020
Due assessori e due consiglieri di maggioranza hanno dato le loro dimissioni in contrasto con l'operato del primo cittadino. L'opposizione: "Ora il sindaco saluti e prenda atto del proprio fallimento politico e amministrativo"

Vigarano, Paron perde altri pezzi. Bergamini: “Sconfitta del Pd e di Italia Viva”

di Redazione | 4 min

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Vigarano. Sembrava che la tregua armata nei confronti del sindaco, annunciata dalle forze di maggioranza durante le scorse settimane, potesse aiutare Barbara Paron nel delicato tentativo di rinsaldare e riconquistare la fiducia che, seppur con riserva, già le era stata rinnovata dalla propria giunta, ma ciò che è successo nelle ultime ore rischia seriamente di far crollare la situazione fino a un punto di non ritorno, ormai inevitabile.

Nella giornata di giovedì infatti, senza più fiducia nell’operato del loro primo cittadino, complici soprattutto i ritardi del sindaco nel rispettare le scadenze e nei lavori alla scuola materna, gli assessori Agnese De Michele ed Elena Zoboli, insieme alla capogruppo Mariasole Orsini, alla consigliera Barbara Chiodi hanno rassegnato le dimissioni dal loro incarico, lasciando così le sorti del Comune a un passo da quel commissariamento più e più volte richiesto dall’opposizione, e che ora potrebbe profilarsi qualora arrivasse un altro abbandono tra le file della maggioranza.

A questo proposito, nel pomeriggio di giovedì, il centrodestra vigaranese si è riunito in conferenza stampa per fornire il proprio punto di vista circa il terremoto politico che da diverso tempo sta flagellando il paese, a partire dalle parole del segretario comunale della Lega, Davide Bergamini: “Si sono dimessi due assessori e due consiglieri, insieme al segretario comunale del Pd. Penso che politicamente sia un segnale molto forte, soprattutto per la crisi che sta vivendo il centrosinistra nel nostro territorio. Dal punto di vista amministrativo è una notizia che non ci fa gran piacere, ma in chiave politica è una vittoria. Oggi il centrodestra ha iniziato un percorso unito su molti argomenti e chiediamo ad alta voce che Paron se ne vada e lasci al paese la possibilità di dar vita a un nuovo corso politico che sia preceduto prima da un commissariamento per poterci pilotare alle prossime elezioni”.

Il referente del Carroccio ha aggiunto: “Siamo disposti eventualmente a dare un breve periodo a questa amministrazione, ma non più di dieci giorni, nel caso in cui ci sia da portare in Consiglio Comunale qualche argomento utile per la nostra comunità, ma non siamo disposti a nessun rimpasto. Chiediamo al sindaco di dare le proprie dimissioni perché la sua vita politica e amministrativa è stata segnata dal fallimento, non abbiamo nessuna intenzione a supportarla. Non voglio esimere dalle responsabilità però chi si è dimesso. Ha fatto un gesto che andava fatto molti anni prima, deridendoci più di una volta perché magari non eravamo preparati e dicevamo cose non vere”.

“Oggi  – ha concluso Bergamini – se ne sono accorti che avevamo ragione, ma in ritardo. Non vogliamo che il loro gesto diventi una furbata per poi ripresentarsi alle prossime elezioni. Siamo di fronte a una grande sconfitta del Pd e di Italia Viva. D’ora in avanti ci dovrà essere la consapevolezza da parte di tutti i cittadini nel prepararsi a un percorso nuovo con tanta voglia di fare e di lavorare per ripartire dalle macerie che ci lascia questa giunta. Una serie di problematiche davanti agli occhi di tutti per cui chi si insedierà prossimamente dovrà lavorare 12 o 13 ore al giorno per cercare di trovare un punto di partenza che consegni alla cittadinanza quel qualcosa di nuovo per Vigarano. Noi ci siamo e lanciamo il nostro messaggio”.

Dello stesso avviso anche Mauro Zanella, consigliere e punto di riferimento per Fratelli d’Italia: “Avevamo ben chiara da tempo la tragedia politica che stava vivendo questa maggioranza, ma nei mesi scorsi ci hanno risposto che eravamo irresponsabili, oltre che seminatori di zizzania. Se ci avessero ascoltato avrebbero evitato di rimanere probabilmente senza un sindaco e la presenza di un commissario e in più non avrebbero lasciato i cittadini da soli nell’affrontare situazioni veramente difficili. Una su tutte, quella riguardante la scuola materna, con quasi un mese di grandi sacrifici che si prospettano per i genitori poiché non è ancora agibile”.

In chiusura poi, l’esponente del partito di Giorgia Meloni non ha voluto risparmiare una tirata d’orecchie ai quattro dimissionari per il loro gesto: “Abbiamo degli assessori che scappano nel momento del bisogno. Hanno sia responsabilità amministrativa che politica, che si va a ripercuotere sui cittadini a tutti i livelli. Non si può essere così menefreghisti. Mancano di lealtà, di serietà e di responsabilità. Al giorno d’oggi, il Consiglio Comunale tecnicamente regge ancora, visto come la maggioranza ha cinque elementi e la minoranza quattro, e si scioglierà probabilmente solo quando i consiglieri di opposizione si dimetteranno. Una volta valutato che non ci sarà più bisogno penseremo probabilmente alla scelta drastica delle nostre dimissioni. Noi siamo sempre stati responsabili da inizio legislatura e lo saremo ancora, senza speculare sulle diverse problematiche del momento”.

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