Portomaggiore. Per una volta uniti. I consiglieri comunali di opposizione criticano all’unisono l’Amministrazione comunale e il sindaco Nicola Minarelli per aver deciso di procedere con l’organizzazione della Fiera di Portomaggiore, anche se in versione light. Anzi, proprio per questo.

Gianluca Lombardi (Lega), Roberto Badolato (lista omonima) e  Giovanni Tavassi (Misto) scrivono addirittura una nota congiunta per denunciare “il totale scollamento fra i sindaci dell’Unione, in quanto una decisione così importante andava presa e concertata fra di loro, invece, dopo l’annuncio del sindaco Baldini che insieme alla sua giunta hanno annullato la Fiera di Argenta, si è aperto maggiormente il dibattito sui social dove si confondevano sagre con fiere. L’Amministrazione di Portomaggiore è rimasta in en passe fino al giorno 5 settembre (a 13 giorni dell’evento) quando il Sindaco ha annunciato, tramite video sui social, che l’Antica Fiera si farà ma in formato light”.

“Mancheranno le tombole il luna park, i fuochi e parte del settore espositivo e commerciale per le vie del centro – osservano i tre consiglieri -. Il luna park è senza dubbio una delle parti integranti dell’Antica Fiera, ed è stato evidenziato con la Ruota Panoramica, insieme agli altri 4 simboli, anche nella bellissima immagine creata per il 2020 dal portuense Marco Menegatti. A questo punto si può senza dubbio dire che il 50% dell’Antica Fiera di Portomaggiore non ci sarà”.

“Capiamo benissimo che è l’ultimo anno di questa amministrazione e ci tengono a volerla comunque annoverarla come 596^ edizione nelle loro mani – attaccano – ma resta il fatto che una fiera prestigiosa con quasi 600 anni di storia, non può essere light e se è una cosa diversa va chiamata in modo diverso e col giusto nome: festa, sagra, serate d’estate… ma non va annoverata fra le grandi fiere e tradizioni che questo territorio è abituato ad avere da centinaia d’anni”.

Per questo, dicono Lombardi, Badolato e  Tavassi, “riteniamo scorretto aver portato avanti la convinzione di voler organizzare, a tutti i costi, al 100% l’edizione e invece, trovarsi a 13 giorni prima a dare la notizia che si farà una fiera ridotta se non ridottissima. Questa scelta dettata, forse, dalla voglia di mettersi in mostra, non ha fatto altro che generare, giustamente, le critiche e il disappunto dei giostrai che avevano già pagato l’allaccio di energia elettrica per le postazioni del luna park, inoltre, non hanno avuto tempo debito per trovare altre soluzioni e altre piazze dove lavorare con un tempo così ristretto di avviso. Stessa cosa successa anche per la parte commerciale all’aperto, dove gli standisti hanno visto all’ultimo momento negarsi lo spazio assegnato. In fine i commercianti e gli artigiani di servizio, del settore della ristorazione del nostro centro storico, non hanno avuto alcuna comunicazione fino al giorno 5 settembre quando, anche loro hanno appreso la notizia dal video del sindaco e si dovranno organizzare in tempi brevi per organizzare qualcosa”.

“Ci auguriamo che i soldi risparmiati per l’edizione ridotta, visto che non è la fiera ma qualcos’altro, possano essere trasferiti e destinati per le politiche sociali a favore delle famiglie in difficoltà, perché il bello deve ancora venire – concludono gli esponenti di opposizione -. Giudichiamo pessima la gestione messa in campo dall’Amministrazione Comunale di Portomaggiore per l’organizzazione del principale evento del nostro territorio”.