Calcio
27 Agosto 2020
I Club si sono espressi. Eccellenza con tre gironi da 14 squadre, confermata la Coppa di Promozione, in nessuna delle due categorie ci saranno i playout

Eccellenza e Promozione: si parte l’11 ottobre

di Redazione | 5 min

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I campionati di Eccellenza e di Promozione inizieranno l’11 ottobre. Così si sono espresse le tante Società (35 su 40 totali di Eccellenza, 59 su 71 di Promozione e 7 su 14 di Prima Categoria in attesa di ripescaggio) intervenute alla riunione del Comitato Regionale presso il Savoia Hotel Regency a Bologna. Un appuntamento di estrema rilevanza, che si è svolto nel pieno rispetto delle norme sanitarie in vigore e che si è protratto per quasi tre ore, considerata l’importanza dei temi trattati e l’ampio dibattito in cui i Club hanno avanzato proposte, votato sulle questioni all’ordine del giorno ed espresso parole di sostegno e gradimento a favore del Crer.

MERITI. I meriti del Comitato Regionale, in un momento senza precedenti per eccezionalità e difficoltà, sono infatti evidenti. Le tasse di iscrizione, mai aumentate negli ultimi vent’anni, sono addirittura diminuite grazie allo stanziamento di 7 milioni di euro da parte della Lnd, che ha inciso sul sostegno alle Società dell’Emilia Romagna per 650.000 euro, mentre altri 220.000 euro, risparmiati in seguito alla conclusione anticipata della scorsa stagione a causa della pandemia, sono stati messi sul piatto direttamente dal Comitato Regionale.

FINANZIAMENTI. Il tema economico è stato ed è centrale per i Club. Per questo il Crer ha concesso quattro rateizzazioni (il massimo consentito) per saldare le quote di iscrizione e già durante il lockdown aveva lavorato affinché ognuna delle sue Società potesse beneficiare dei finanziamenti disponibili. Così sono state istruite ben 132 domande per il Contributo a Fondo Perduto dell’Ufficio Sport del Presidente del Consiglio dei Ministri, oltre alle 119 per il Mutuo Light del Credito Sportivo e ad altre 70 per il Contributo Regionale.

FORMAT. Grazie ad una politica volta a tutelare al massimo i suoi Club, bloccando le retrocessioni della scorsa stagione sportiva, il Crer non ha pagato alcuno scotto al momento delle iscrizioni ai campionati. Tre gli obiettivi da perseguire: diminuire il numero delle trasferte e le distanze; prevedere l’inizio dei campionati in periodi diversi da quelli del passato; predisporre “finestre” nel calendario e di conseguenza la possibilità di fermarsi in caso di recrudescenza del Covid-19. Da qui la decisione di suddividere le Società di Eccellenza in 3 gironi da 14 squadre ciascuno, con 5 retrocessioni in ogni raggruppamento. Il tema è stato oggetto di discussione. Un Club ha proposto di disputare un campionato con il solo girone di andata, un altro avrebbe preferito mantenere i due gironi a 18 squadre, mentre un altro ancora ha avanzato l’idea di “spalmare” le retrocessioni sulle prossime stagioni sportive, riducendo quelle previste per l’annata 2020/21. L’ipotesi è tuttavia impercorribile perché il Crer ha recepito una direttiva arrivata direttamente dalla Lega Nazionale Dilettanti, che ha imposto di ritornare ai format classici (due gironi da 18 formazioni ciascuno) nella stagione 2021/22. Stabiliti 6 gironi da 14 compagini ognuno in Promozione, tutti composti seguendo il criterio della viciniorietà. Confermata la Coppa di Promozione (assieme a quella di Eccellenza, obbligatoria), bocciati invece i playout sia in Eccellenza, sia in Promozione. I gironi definitivi saranno comunicati mercoledì 2 settembre, dopo il Consiglio Federale del 31 agosto.

SETTORE GIOVANILE. Mantenuti il format dell’anno scorso per il Settore Giovanile, con un incremento importante dei campionati Elite e l’obiettivo di conciliare l’esigenze di competitività delle squadre con le esigenze di socialità dei giovani calciatori. Sull’attività di base verranno intensificati i controlli a campione, per verificare che tutto si svolga con la massima responsabilità. Interessante novità del Settore Tecnico che ha pensato di istituire “corsi a chiamata” per gli allenatori senza abilitazione che l’anno precedente avessero svolto la loro attività. I candidati a presentare domanda al Crer per il corso Uefa C sono stati ben 770, 600 dei quali sono stati ammessi a parteciparvi. Per loro il Settore Tecnico si è impegnato a tenere i corsi entro questa stagione sportiva (2020/21) e contestualmente ha concesso la possibilità di allenare in deroga fino al conseguimento dell’abilitazione.

PROTOCOLLO. Centrale la discussione sul protocollo da seguire per la ripartenza dell’attività. Un documento che, è giusto precisare, non è stato redatto né dalla Lnd, né tantomeno dal Crer, bensì dalla Figc, una volta sentito il Comitato Tecnico Scientifico. L’ultima versione elaborata, pur essendo meno cogente di quella precedente, è ancora di difficile applicazione per molte Società Dilettantistiche, diventando quasi inapplicabile nei Settori Giovanili. Per meglio comprendere le normative previste, il Comitato Regionale si avvarrà della competenza del Responsabile per la Sicurezza Gianfilippo Rossi, con il quale realizzerà un vademecum esplicativo delle procedure da osservare. Quindi il Crer stenderà una memoria, alla quale contribuiranno altri Comitati Regionali, da sottoporre all’attenzione del Presidente della Lnd Cosimo Sibilia, affinché possa farsene portavoce presso la FIGC. Dal canto suo, il Crer si è già mosso anche con la Regione Emilia Romagna, prendendo contatto con il dottor Giammaria Manghi, Sottosegretario alla Presidenza della Giunta della Regione Emilia Romagna che si è detto disponibile ad affrontare tutti i dubbi e le richieste pervenute dalle Società.

NOVITA’. La Lega Nazionale Dilettanti sta studiando un accordo con la compagnia di assicurazione a cui si affida il Crer (Unipol) per emettere una polizza di tutela giudiziaria, gratuita, a favore dei Presidenti dei Club al fine di tutelarli da eventuali rischi derivanti da Covid-19. Contestualmente è stato applicato uno sconto di 2 euro per le assicurazioni dei calciatori. Ribadita la necessità per le Società di iscriversi al Registro del Coni, condizione imprescindibile per poter votare alle prossime elezioni (il 9 gennaio) e per beneficiare delle esenzioni fiscali previste per le Società Sportive Dilettantistiche. Si attendono infine sviluppi in merito al Testo Unico dello Sport. Il documento è attualmente oggetto di valutazione in Parlamento, ma è intenzione del Ministro dello Sport Spadafora spingere per la sua approvazione entro il mese di novembre. In un articolo della bozza del Testo è prevista l’estensione di tutte le tutele lavoristiche, previdenziali e assicurative a ogni collaboratore e lavoratore sportivo che percepisca un compenso, categoria che include atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi, preparatori atletici e direttori di gara.

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