Economia e Lavoro
14 Agosto 2020
I tre sindacati confederali chiedono di ripartire dal Patto per il lavoro e punzecchiano sulla troppa attenzione riversata sulla fusione delle Camere di commercio

Cgil, Cisl e Uil: “Serve un impulso elettrico per l’economia di Ferrara”

di Redazione | 2 min

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“È fuori dubbio che viviamo in una provincia la cui economia e capacità imprenditoriale avrebbero bisogno di diversi ‘defibrillatori’. Pensiamo sia altrettanto evidente che l’impulso ‘elettrico’ dovrebbe essere dato anche dai livelli istituzionali, dalle rappresentanze datoriali e magari direttamente da illuminati imprenditori”.

Dopo i drammatici dati dell’osservatorio della Camera di commercio di Ferrara sull’involuzione dell’economia della provincia generatasi con l’emergenza Covid-19 , Cgil, Cisl e Uil intervengono richiamando il mondo politico e quello imprenditoriale a focalizzarsi su ciò che più conta oggi: il lavoro e la necessità, forse, di ristrutturare il tessuto produttivo provinciale.

“La pandemia ha messo in evidenza i limiti strutturali dell’economia della nostra provincia – sostengono Cgil, Cisl e Uil in una nota unitaria -:  bassi salari, caduta degli investimenti, crescita costante delle diseguaglianze. Un modello di economia che oscilla fra stagnazione e recessione e che non riesce a reggere e produrre sviluppo, occupazione, reddito, coesione sociale, benessere, prospettive per il futuro”.

L’impulso “elettrico” sperato, dovrebbe avere “l’obiettivo di contrastare l’effetto ‘periferia’ che la provincia di Ferrara vive rispetto alla regione Emilia Romagna, operando una strategia di programmazione di territorio di tipo integrato, agendo a difesa dei presidi produttivi, aumentando la base industriale e sviluppando le filiere, in una visione di ‘prodotto collettivo’ dovrebbe essere perseguito ogni giorno”.

Invece il dibattito attuale è concentrato sulla fusione delle Camere di Commercio, una sfida – certo – che però non “sembra regalare un po’ di ossigeno per immaginare nuove prospettive…quasi tutti sembrano non riuscire ad andare oltre al disegnare catastrofici scenari; auguriamoci che il vero limite alla fusione non stia nella preoccupazione di una più complicata ‘elargizione’ di qualche misera risorsa economica e con le solita dinamica a ‘pioggia’”.

Quel che manca sono una “discussione, provocazione in grado di evocare la necessaria ‘defibrillazione’. Sembra proprio che ‘all’origine dei problemi ci sia un’atavica incapacità di programmare e di compattare il territorio’ – dicono Cgil, Cisl e Uil, richiamando le parole di Diego Benatti di Cna Ferrara -. Giunti a questa consapevolezza (speriamo larga) per rimuovere gli ostacoli che ancora permangono e impediscono la crescita economica e sociale, il Patto per il Lavoro-Focus Ferrara sottoscritto il 28 febbraio 2018, costituisce, per noi, ancora lo strumento dal quale ripartire per mobilitare congiuntamente volontà e risorse. Ci sarà spazio anche per affrontare la ‘fusione della Camera di Commercio di Ferrara’ per rafforzare le funzioni di supporto e programmazione dell’Ente, in favore delle imprese e delle economie locali”, concludono i sindacati.

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