Scoperta e denunciata in stato di libertà dagli agenti della Polizia Postale di Ferrara una ragazza di 19 anni residente a Brescia che, in concorso con una persona da identificare, ha messo in atto la cosiddetta “ truffa del bancomat”.
Gli agenti in giugno avevano ricevuto una denuncia da parte di un cittadino ferrarese di 50 anni, il quale aveva inserito un annuncio di vendita, nel portale e-commerce www.subito.it, di un paio di scarponi in Goretex al prezzo di 65 euro. La vittima aveva ricevuto una telefonata da parte di un presunto acquirente che si dichiarava interessato all’acquisto della merce e, dopo aver trovato l’accordo, ha suggerito al venditore di recarsi presso uno sportello Bancomat al fine di ottenere la somma pattuita.
Seguendo le indicazioni fornite per telefono dal presunto acquirente, il malcapitato ha inserito il bancomat e dopo aver selezionato “ricarica Postepay”, ha digitato ingenuamente le cifre indicate dal truffatore come numero dell’ordine di acquisto, per poi confermare l’importo di 250 euro. A quel punto il falso acquirente ha convinto la vittima che la transazione non era andata a buon fine e, con notevole capacità di persuasione, ha indotto il venditore a ripetere un’altra volta l’operazione.
La vittima, assicurata del buon fine dell’operazione e certo di aver ottenuto l’accredito della somma spettante, dopo qualche ora si è reso invece conto di non aver ottenuto alcun accredito di denaro, ma di essere rimasto vittima di una truffa da parte del finto acquirente, che è riuscito così a farsi accreditare la somma di ben 500 euro.
Il truffatore, ricevuto il lauto accredito sul propria carta prepagata, si è poi reso irreperibile, disattivando il numero del cellulare fornito in fase di contrattazione.
Al termine delle indagini, gli agenti della Polizia Postale sono riusciti ad accertare l’identità dell’intestataria della carta prepagata e coautore della truffa, già nota alle forze dell’ordine proprio perché dedita alla commissione di tali specifici reati. La donna è stata denunciata all’autorità giudiziaria e sono in corso ulteriori accertamenti tesi a individuare il complice.
La Polizia Postale ricorda che il fenomeno delle cosiddette “truffe del bancomat“, come le truffe online del tipo phishing e smishing e altre, sono sempre dietro l’angolo, pertanto consiglia di tenere sempre aggiornato il sistema operativo del proprio pc e di installare un buon antivirus o antimalware. È bene ricordare che le banche non inviano mai email, sms o chiamano al telefono per chiedere di fornire le credenziali di accesso all’home banking o all’app, i dati delle carte di credito o la variazione dei dati personali. Se si ricevono comunicazioni email, sms o telefonate che chiedono di fornire dati bancari bisogna chiamare immediatamente la propria banca e rivolgersi alla Polizia Postale e non aprire gli allegati o i link contenuti nelle e-mail o sms.
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