Lettere al Direttore
3 Agosto 2020

Sanzione esagerata per il bar

di Redazione | 3 min

Si vieta giustamente ai baristi di servire bevande alcoliche ai minori di 18 anni, ma non si interviene se gli stessi minori bevono in strada (con i liquori portati da casa) talvolta di fronte allo stesso bar che non li può servire.

Leggo che al Bagno Cristallo di Lido Naziono sono state comminate due denunce e 5 giorni di chiusura per aver servito da bere ad una minorenne.

Nessuno che provi ad “allargare lo sguardo” e mettersi nei panni dei baristi, costretti, nonostante la massima buona volontà, a fare i vigilantes in situazioni caotiche e di difficoltà, con ragazzi che esibiscono documenti sul telefonino (spesso contraffatti) o, come capita in queste serate affollate, che riescono ad intrufolarsi ad una serata dedicata in particolar modo agli adulti.

Non è sempre facile essere “fiscali” nei controlli, anche perché non è questa la “mission” principale di un barista.

Ci sta a mio avviso una sanzione in questi casi, ma una denuncia e 5 giorni di chiusura pare eccessivo, in particolar modo in questo periodo in cui le attività cercano di rimettersi in moto, dopo mesi di inattività.

Soggiorno d’estate al Lido in questione e vedo benissimo i comportamenti di questi ragazzini quando avvengono determinati eventi.

Arrivano in gruppetti, con le borse piene di superalcolici, che bevono prima di entrare nei locali e soprattutto dopo, dato le nascondono nei posti più disparati per gli approvvigionamenti serali. Chi ha la fortuna di avere un amico con la macchina, deposita i superalcolici nel bagaglio, altri li nascondono nei giardini o parcheggi.

Il mio posto auto esterno, che è delimitato da un muretto ed una siepe, ogni venerdi sera (serata dedicata ai giovani in un locale sul mare), e non solo, vede accogliere diverse bottiglie di superalcolici, che vengono consumate nel corso della notte (inizialmente dal balcone cercavo di contrastare tali iniziative, ma col tempo ho perso interesse, visti gli insuccessi acquisiti).

Pertanto trovo alquanto persecutorio intervenire solo nei confronti dei baristi, per un drink servito involontariamente ad un minorenne, quando gli stessi minorenni bevono fiumi di superalcolici nelle vicinanze del misfatto.

Certo è più facile sanzionare un esercente, che con fatica svolge il proprio lavoro, rispetto a cercare di mitigare le ubriacature dei ragazzini con una constante presenza nei luoghi di ritrovo (è stato individuato un drink improprio, ma si è soprasseduto a bottiglie di superalcolici consumate impropriamente da minorenni, proprio di fronte al bar dove sono avvenuti i controlli).

Possibile che quando “c’è serata” che richiama giovanissimi, mai vi sia una macchina delle forze dell’ordine che presidi la zona. Della musica al massimo, con bassi esagerati, che disturba il vicinato non interessa nessuno, così come delle moto che alle 2.30 di notte “sgommano” rumorose in contromano facendo slalom tra chi esce dai locali. Mai una pattuglia. Però per sanzionare un barista che serve un drink ad un minorenne il tempo si trova eccome.

Si assiste alla facile “caccia ai baristi in tutte le sue forme”, senza pensare minimamente al contrasto dei fenomeni maggiormente fastidiosi e soprattutto pericolosi che avvengono nel contempo nelle stesse zone dove è avvenuta la sanzione.

Claudio Della Ratta, Lido Nazioni 

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