Politica
23 Luglio 2020
Battibecco in Commissione, Colaiacovo (Pd): "Comincia a diventare fastidioso: pensate a governare e a spiegare il motivo di certi atti"

Polizia Locale, Lodi presenta la nuova convenzione e polemizza sulla vecchia Amministrazione

di Redazione | 3 min

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Si è trattato dell’approvazione del rinnovo della convenzione per la gestione unificata del Servizio di Polizia Locale tra i Comuni di Ferrara,Voghiera e Masi Torello, nell’ambito dell’Associazione Intercomunale Terre Estensi, durante i lavori della Prima Commissione comunale, presieduta da Caterina Ferri, tenutasi in videoconferenza.

A presentare la convenzione è stato il vicesindaco Nicola Lodi. “Abbiamo voluto anticipare il rinnovo della convenzione in accordo con le amministrazioni dei due Comuni, attuando una nuova convenzione al fine di raggiungere un elevato livello di controllo del territorio, di protezione dei cittadini e di repressione dei fenomeni di illegalità – afferma Lodi, passando subito dopo alle polemiche contro l’amministrazione precedente -. Abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione una situazione di illegalità diffusa, che per essere contrastata necessita una collaborazione anche con i Comuni limitrofi, che in realtà avevano già in essere una convenzione col Comune di Ferrara, in particolare Masi Torello e Voghiera. Per adottare un sistema efficace di protezione del territorio – dice Lodi – abbiamo abbandonato l’impostazione seguita dall’amministrazione precedente, che nei fatti negava l’importanza di Masi Torello e Voghiera, avendoli sempre considerati un peso e mai una risorsa. Negavano addirittura che la città avesse un problema di sicurezza, legandolo a un semplice problema di percezione dei cittadini. La quota di risorse attribuite ai detti Comuni era irrisoria. I Comuni quasi supplicavano per un adeguamento delle quote, ma non si può richiedere una cooperazione, quando l’intero ammontare delle risorse veniva concesso esclusivamente al Comune di Ferrara, adducendo motivazioni di bilancio tra l’altro debolissime… senza contare che la precedente Amministrazione non ha assicurato un minimo di contrasto all’illegalità. Con il nuovo art.11 della convenzione, le sanzioni riscosse sui territori sono attribuite ai Comuni di Masi e Voghiera con una quota che passa dall’1.30% all’1.60%, mentre quelle irrogate sul raccordo Ferrara-Mare sono attribuite ai detti Comuni nella quota del 5%, a discapito dello 0,5% che veniva concesso dalla precedente Amministrazione”.

In realtà c’è un errore nei dati forniti dal vicesindaco: non è vero che sul raccordo si passerà dallo 0,5 al 5%. Infatti nella versione attualmente in essere semplicemente non c’è distinzione tra le sanzioni irrogate in superstrada e le altre: viene attribuito rispettivamente l’1.30 e l’1.60% su tutte le sanzioni.

Ad ogni modo, i toni di polemica adottati non vengono accettati dalle file dell’opposizione, in particolare da Francesco Colaiacovo (Partito Democratico), che si dichiara “sorpreso dalla relazione del vicesindaco”. “Ho letto la proposta di delibera – dice – e le varie percentuali che vengono stabilite, però non c’è un’argomentazione che faccia in modo che un consigliere che legge possa farsi un’idea di un raffronto tra le percentuali precedenti e quelle attuali di ripartizione sia degli oneri che degli utili. Ho ascoltato la disquisizione del vicesindaco e dalla sua narrazione pare quasi che gli altri Comuni fossero vessati dal Comune di Ferrara, ma assistendo alle diverse convenzioni stipulate liberamente dai diversi consigli comunali, mi era parso un momento considerato quasi virtuoso. Dispiace dopo diversi anni ascoltare certe parole… nel momento in cui si danno dei giudizi così trancianti, sarebbe doveroso spiegare quali fossero le ragioni – numeri alla mano – di questa fantomatica forma di vessazione del Comune di Ferrara nei confronti degli altri due Comuni. Perché quelle percentuali non erano più adeguate? Per quale motivo, da quel che è stato appena detto, prima non era riconosciuta dignità ai detti Comuni? Bisognerebbe argomentare e non solo fare costanti propagande elettorali, senza mai attenersi al contenuto specifico della delibera. Diventa un po’ fastidioso: pensate a governare e a spiegare il motivo di certi atti”.

E in effetti, la trattazione della delibera da parte di Lodi assomiglia più a una polemica – giusta o sbagliata che sia – che a un atto istituzionale, in una sede altrettanto istituzionale.

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