di Pietro Perelli

“È un record” ironizza Mantovani a fine seduta. Effettivamente, rispetto all’andamento degli ultimi consigli comunali, la seduta dura poco più di un ora e mezza e risulta estremamente tranquilla con quasi tutte le delibere approvate con i voti delle opposizioni. Poche polemiche o indignazioni ma l’approvazione di un pacchetto di proposte della giunta a sostegno della attività commerciali. Una serie di iniziative, annoverabili all’interno delle azioni di Ferrara Rinasce, delle quali si era discusso nel consiglio della scorsa settimana trovando le coperture economiche.

La prima delibera presentata dagli assessori Fornasini e Travagli vede l’esenzione per gli esercizi commerciali della Cosap (canone di occupazione spazi pubblici) per tutto il 2020. Un provvedimento preso, spiega Fornasini, “per tutelare, aiutare e sostenere le attività imprenditoriali della città in un momento di difficoltà” e che amplia “la fascia temporale dell’esenzione a tutto il 2020”.

Questo “per consentire di lavorare meglio alle attività” in una situazione di emergenza nella quale il distanziamento è fondamentale. Viene stimato un mancato introito per il comune di circa 255.000 € o, spiega l’assessore cambiando prospettiva, “le imprese ferraresi pagheranno meno tasse”.

Si passa poi all’approvazione del nuovo regolamento Imu al quale tutti i comuni devono adeguarsi data la nuova normativa di riferimento introdotta dal legislatore. “Undici articoli – spiega Fornasini – che abbiamo cercato di rendere il più semplice possibile”. Questi andranno in parallelo con il vecchio regolamento che copre le annualità dal 2012 al 2019. Le novità più rilevanti esemplificate dallo stesso assessore riguardano gli articoli 3 e 5. Nel primo viene previsto il rimborso al contribuente per le tre annualità precedenti nel caso un’area edificabile perdesse i requisiti, una misura legata a filo diretto con l’approvazione del nuovo Pug (Piano urbanistico generale) prevista entro il 2023.“

Si tratta – prosegue l’assessore – di una facoltà, non di un obbligo normativo per il comune, una facoltà che questa giunta ha deciso di introdurre proprio per evitare atteggiamenti vessatori e garantire maggiore equità nel rapporto con l’utente”.

L’articolo 5 prevede invece la riduzione del 50% dell’importo per fabbricati nei quali viene riscontrata la caratteristica di fatiscenza. Viene stimato un mancato introito per circa 250.000 € anche se calcoli più precisi potranno esserci sono in conseguenza dell’approvazione del Pug.

Le ultime due delibere, sempre afferenti al pacchetto Ferrara Rinasce, vanno a spostare al 30 novembre il limite del versamento dei primi tre trimestri della tassa di soggiorno e la rateizzazione del versamento dell’imposta sulla pubblicità e sulle pubbliche affissioni per importi superiori ai 1549,37 €. Anche in questo caso si tratta di provvedimenti dei quali si era già parlato e che, nelle intenzioni della giunta, vanno a “far parte del pacchetto a sostegno delle attività commerciali ferraresi”.