di Martin Miraglia

Poggio Renatico. Due fratelli di 22 e 26 anni di origine pakistana sono finiti all’ospedale – in gravi condizioni ma non in pericolo di vita – nel primo pomeriggio di domenica a seguito del crollo di un sottotetto sul quale stavano verificando la presenza di infiltrazioni a seguito del fortunale di due notti fa.

L’incidente è capitato intorno alle 15.20 quando i due giovani, residenti al civico 11 in un complesso abitativo storico di via Verdi a Poggio Renatico, sono andati a verificare le condizioni del sottotetto, una costruzione in laterizio – come scopriranno poi i Vigili del Fuoco – molto sottile e non calpestabile, con una portata simile a quella del calcestruzzo ma con meno capacità di flettere. I due giovani sul sottotetto, che ‘ricopre’ alcuni appartamenti affiancati e comunicanti, non fanno che pochi passi prima che la struttura ceda all’altezza del civico 15, sprofondando nell’appartamento di un anziano che ai Carabinieri racconterà più tardi di aver inizialmente pensato al terremoto, confuso da rumori e polvere. “Hanno creato un foro abbastanza consistente e sono finiti al piano di sotto, tanto che inizialmente pensavamo a una situazione più problematica”, ha spiegato il tenente colonnello dei Carabinieri Marco de Martino.

La chiamata ai soccorsi è immediata, gli uomini del 115 e del 118 vengono dispacciati con l’unica informazione di un ‘crollo abitazione’: sulla scena arrivano tre squadre dei Vigili del Fuoco, due ambulanze, l’elisoccorso da Bologna e i Carabinieri dell’Alto Ferrarese. Una squadra di pronto intervento della rete gas interrompe la fornitura a scopo precauzionale, si prepara a partire anche un gruppo cinofilo per la ricerca e soccorso urbano da Reggio Emilia, del quale fortunatamente non ci sarà bisogno.

Ripartirà vuoto anche l’elicottero del 118, atterrato nei campi di fronte alle abitazioni: uno dei due giovani viene trovato subito dai soccorritori, mentre l’altro verrà estratto con un cestello dai Vigili del Fuoco. Entrambi sono stati trasferiti in ambulanza all’ospedale di Cona dove sono ora ricoverati in prognosi riservata.