Il Resto del Carlino di oggi titola” il Bonus imprese ha unito le forze politiche”; a noi sarebbe venuto in mente anche il sottotitolo: “…ma non divide le organizzazioni sindacali” nel giudizio già espresso su tale misura.
Bene l’intervento del comune a sostegno delle attività commerciali “istituendo” una sorta di ammortizzatore sociale, ma ora ragioniamo di come creare lavoro.
Al contempo sarà necessario trovare almeno 1,7 milioni di euro anche per genitori, famiglie e coloro che perderanno il posto di lavoro appena non sarà più vietato licenziare, oltre ad implementare i servizi per gli anziani, prima di pensare, ad “aumentare ulteriormente le risorse a disposizione…qual ora non dovessero bastare”.
Oltre al patrimonio culturale che sviluppa economia da turismo, dentro la città vi è un’altra città che si chiama petrolchimico, “patrimonio” di tecnologia e innovazione, ma sembra non essere riconosciuto come valore aggiunto per l’economia industriale da chi amministra: va ripresa la relazione con le aziende insediate in quell’area per provare a creare occupazione e sviluppo. Dall’inizio della legislatura, abbiamo notato che nessun componente di questa Giunta ha la delega al polo chimico: il più antico petrolchimico italiano dove insiste il più grande centro ricerche del mondo sulle poliolefine. Se magari avessimo avuto l’occasione di colloquiare con l’assessora al lavoro avremo potuto dirglielo o suggerirLe qualche idea, ma tant’è!
Ferrara può rinascere solo cambiando passo ossia rilanciando l’economia con politiche industriali di respiro differente. Qualche idea si potrebbe provare a socializzare, noi ci siamo e la Giunta?
Cristiano Zagatti (Cgil)
Bruna Barberis (Cisl)
Massimo Zanirato (Uil)