Tirocini di laurea, attività seminariale e collaborazioni su attività di ricerca ad hoc: sono queste le attività previste dalla futura collaborazione tra l’Università degli Studi di Ferrara e il Consorzio Pescatori di Goro per il nuovo corso di studi in Tecnologie agrarie e acquacoltura del Delta, la nuova laurea triennale che esordirà nell’anno accademico 2020/2021.
“Questo nuovo corso di studi – afferma il professor Michele Mistri, coordinatore del corso – ha lo scopo di preparare laureati in possesso di una solida preparazione interdisciplinare, in grado di applicare le tecnologie agrarie alle molteplici problematiche connesse all’utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse naturali, in un territorio fragile e di pregio naturalistico peculiare”.
La nuova laurea pone particolare attenzione alle caratteristiche di innovazione che vedono il settore dell’agricoltura/acquacoltura in costante sviluppo, e che richiedono un continuo ed efficiente aggiornamento, che tenga il passo con l’incalzante incremento delle conoscenze scientifiche e delle loro applicazioni tecnologiche alla moderna Agricoltura 4.0, quali l’agricoltura di precisione, il geo-mapping, i sensori e il telerilevamento.
In questo ambito, “la collaborazione con le imprese di settore come le cooperative della pesca e dell’acquacoltura, e il Copego in particolare, è per noi prioritaria – prosegue Mistri -. Questo per consentire ai nostri studenti di conoscere da vicino il settore in cui andranno a operare, e sperimentare sul campo le conoscenze acquisite in ambito universitario. La presenza sul territorio di una realtà importante come il Copego genera valore per tutti, anche per l’Università e i suoi studenti”.
Copego è la più grande organizzazione di produttori del settore acquacoltura d’Italia e, con i suoi 600 soci, soddisfa il 55% della richiesta italiana di vongole e il 40% della richiesta europea. Gestisce, in forma cooperativa, concessioni all’interno della Sacca di Goro, con attenzione alla salvaguardia delle risorse ambientali e alla distribuzione di reddito e benessere diffuso.
“Copego è diventato un’eccellenza internazionale nel settore grazie alla professionalità acquisita in tanti anni di impegno e duro lavoro, un bagaglio di esperienza che vogliamo mettere a disposizione degli studenti – afferma il presidente Massimo Genari -. Per Copego la collaborazione con questo nuovo corso di studi è anche una grande opportunità di scambio, che può consentirci di qualificare operatori e soci e di avviare progetti di ricerca, capaci di portare innovazione per il consorzio”.
“Quello della pesca e in particolare dell’acquacoltura è un settore strategico per l’economia ferrarese – afferma la coordinatrice territoriale di Legacoop Estense Chiara Bertelli – perché genera occupazione e reddito lungo una filiera che ha ancora potenzialità inespresse. Come Legacoop, intendiamo dare il nostro supporto a Unife e alle cooperative di pesca, perché la collaborazione reciproca possa generare nuove opportunità per tutto il territorio, all’insegna dello sviluppo sostenibile”.
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