Attualità
5 Giugno 2020
Gli assessori regionali Priolo e Calvano: "Un investimento di carattere strategico per razionalizzare e potenziare i servizi sul territorio"

A Ferrara entro il 2022 la “Cittadella” della protezione civile

di Redazione | 3 min

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Prima la consegna dei lavori per la nascita entro il 2022 a Ferrara del Centro unico per l’emergenza di protezione civile regionale (Cue), poi, sempre al mattino, il tavolo di confronto promosso dall’Autorità di bacino del Po per fare il punto sulla realizzazione dell’idrovia ferrarese. Infine, nel pomeriggio, i due sopralluoghi al maxi-cantiere per liberare dalla sabbia il porto canale di Porto Garibaldi e agli interventi idraulici per facilitare il ricambio dell’acqua marina nella sacca di Goro.

Un’intera giornata fitta di impegni istituzionali e altri appuntamenti di lavoro quella trascorsa oggi nel ferrarese dall’assessore regionale all’Ambiente, difesa del Suolo e Protezione civile, Irene Priolo, per rendersi conto di persona dello stato di avanzamento di alcuni importanti progetti finanziati dalla Regione che interessano il territorio provinciale. Con una puntata finale nell’area boschiva della Mesola, dove nei giorni scorsi sono scoppiati a breve distanza due incendi di origine dolosa.

La visita dell’assessora Priolo, accompagnata nelle prime due tappe dall’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano, è partita dal polo fieristico del capoluogo estense, dove entro un paio d’anni sorgerà, su un’area di quasi 30mila metri quadrati, una sorta di “Cittadella” della protezione civile regionale, formata dal nuovo Centro regionale di protezione civile (Cerpic) e dal Centro unificato regionale (Cup).

“La realizzazione del polo ferrarese della protezione civile- ha sottolineato Priolo alla consegna dei lavori – rappresenta un’esperienza unica a livello regionale perché concentrerà in un’area ristretta molteplici strutture e servizi attualmente sparsi sul territorio provinciale, favorendo così l’integrazione e la razionalizzazione delle attività”.

“Si tratta di un doppio investimento di carattere strategico per la protezione civile dell’Emilia-Romagna – ha aggiunto Calvano – del costo complessivo di 5,6 milioni di euro, di cui 4,4 milioni stanziati dalla Regione per il nuovo Cerpic, ai quali vanno aggiunti altri 1,2 milioni per la realizzazione del Cup, di cui 800mila euro sempre dal bilancio regionale e 400mila dal Comune di Ferrara”.

“È un’opera importante – afferma il sindaco di Ferrara Alan Fabbri – che arricchirà la città e il territorio di Ferrara ponendolo al centro di un sistema regionale, quello della Protezione Civile appunto, che negli ultimi anni ha dimostrato la sua efficacia e la sua capacità in tante situazioni di emergenza”.

Il progetto del nuovo Cerpic, che prenderà il posto di quello attuale che ha sede a Tresigallo (Fe), la cui struttura è stata danneggiata dal terremoto del 2012, è frutto di un accordo di programma tra Regione Emilia-Romagna, Provincia e Comune e di Ferrara. L’immobile, un edificio di 4.500 metri quadrati dall’elevata efficienza energetica e costruito secondo le regole antisismiche, sarà realizzato entro l’anno prossimo. Sarà invece completato entro il 2022 il nuovo Cup, che ospiterà tra l’altro la sala operativa unificata della protezione civile ed accoglierà anche la sede del coordinamento provinciale del volontariato.

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