Nei primi cinque mesi di quest’anno, soprattutto a causa del lockdown dettato dall’emergenza coronavirus, i reati sono calati di circa un terzo. Lo testimoniano le statistiche del comando provinciale dei Carabinieri che prendono in considerazione il periodo che va dal 1° gennaio al 31 maggio, comparate con quelle dello stesso periodo del 2019.

Il totale dei delitti denunciati dall’Arma ha visto un calo del 33,3%. Per quanto riguarda i reati comuni, si evidenza un calo del 41,78% dei furti (-42,27% di quelli con destrezza e -32% in abitazione) e una riduzione drastica delle rapine: -57,14%.

Un calo dovuto sicuramente alla forti limitazioni agli spostamenti imposte per evitare l’ulteriore diffusione del contagio da Sars-CoV-2, ma anche al continuo presidio del territorio effettuato dalle forze dell’ordine.

In questo ambito, e ora ancor di più per evitare una ripresa delle attività criminali, anche i carabinieri hanno continuato a effettuare controlli in Gad, l’area più critica del capoluogo, come fatto anche nel mattino di giovedì 4 giugno: i risultati sono l’identificazione di 26 persone e il controllo di 17 mezzi eseguiti dai militari della sezione Radiomobile e delle stazioni di Ferrara, con il supporto delle unità Sat (Supporto Arma Territoriale) del Reggimento Emilia Romagna di Bologna.  È stato anche denunciato a piede libero un uomo egiziano che ha mostrato una patente falsa, mentre due persone trovate con modiche quantità di hashish sono state segnalate come assuntrici di stupefacenti.

Tornando ai dati complessivi dei primi mesi dell’anno, dal suo inizio l’Arma ha eseguito in media 8/10 pattugliamenti  in giornate alterne (120/150 pattuglie al mese) secondo il piano coordinato di controllo del territorio. L’attività di contrasto ha portato a 22 arresti per spaccio di stupefacenti, 7 arresti per resistenza a pubblico ufficiale e 1 per furto. Inoltre 2 stranieri sono stati accompagnati nei centri di permanenza per rimpatri in quanto gravati da decreto di espulsione. Nello stesso periodo sono stati denunciate per vari reati 348 persone.

La droga sequestrata dall’inizio dell’anno a Ferrara (non nell’intera provincia) è stata di 191,09 grammi di cocaina, 150,75 grammi di eroina, 66 grammi di hashish, 11,5 kg di marijuana.  Nel contrasto allo spaccio sono stati effettuati inoltre servizi mirati per individuare i fornitori degli spacciatori al minuto, che hanno portato all’arresto di 4 ovulatori, tutti nigeriani, e al sequestro di 31 ovuli per un totale di 180 grammi di cocaina.

Tali arresti sono resi complicati per la gestione degli arrestati in ospedale poiché determina in ogni occasione la necessità da parte dei militari di vigilare h24 il soggetto che deve eseguire mirati accertamenti sanitari (dall’esame radiologico con la Tac, all’attesa per l’espulsione degli ovuli).

Dal mese di marzo a oggi, i servizi esterni della Compagnia di Ferrara (ossia il numero di autovetture sul territorio comunale) sono stati 1.782, con una media giornaliera di 20/22 pattuglie; le persone controllate sono state in totale 7.176, gli esercizi commerciali 1.402, due dei quali sanzionati. Le sanzioni penali sono state 124, quelle amministrative 318 ai sensi dei vari Dpcm emanati nel tempo.

L’attività delle stazioni carabinieri (Ferrara, Ferrara Corso Giovecca, Pontelagoscuro, Porotto, San Martino, San Bartolomeo, Baura e Villanova di Denore) si è inoltre estesa anche ai controlli delle ditte. Dal 5 maggio ne sono stati effettuati in totale 43 per garantire il puntuale rispetto dei protocolli di sicurezza anti-Covid stipulati per le attività produttive.

Infine sono stati svolti in questi giorni i servizi per il controllo della movida soprattutto nella zona di piazza Ariostea, area dove si era registrata, in una domenica del mese di maggio, un notevole assembramento di persone, al fine far rispettare il distanziamento sociale attraverso il controllo di 60 persone e 4 esercizi commerciali, senza registrare problemi per l’ordine pubblico.