Politica
4 Giugno 2020
Francesca Savini si fa portavoce del disagio dei residenti in Porta Catena: “Risse, urla strazianti, violenza inaudita, residenti costretti a vivere in un regime di terrore”

Consigliera leghista scrive a questore: in Gad “situazione in netto peggioramento, giorno dopo giorno”

di Redazione | 2 min

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Risse violente, inseguimenti lungo le strade, urla strazianti, violenza inaudita, residenti costretti a vivere in un regime di terrore. Il quadro da Bronx metropolitano è dipinto da una consigliera della Lega di Ferrara, Francesca Savini.

Savini, contattata da numerosi residenti di via Porta Catena, si è vista costretta a scrivere direttamente al questore Cesare Capocasa per poter portare in questura la voce dei cittadini che si sentono inascoltati e vedono la propria quotidianità “in netto peggioramento, giorno dopo giorno”.

La consigliera scrive – la data è del 29 maggio – anche per conoscenza al vicesindaco alla sicurezza Naomo Lodi, che però contemporaneamente assicurava che la Gad non era mai stata così sicura, nonostante i recenti fatti di rapine, disagio e aggressioni.

Percezioni soggettive? Non si direbbe, visto quanto scrive Savini. E intanto il problema viene messo tutto nelle mani del questore Capocasa, che da oltre due mesi sta facendo pattugliare continuamente la zona dalla Polizia, ottenendo evidenti risultati anche con il contributo delle altre forse dell’ordine.

Tornando alla segnalazione di “situazione di grave degrado e pericolo che si sta acuendo sempre più in via Porta Catena”, l’esponente della Lega fa sapere che i residenti le hanno presentato testimonianza, a mezzo foto e video, “di assembramenti di extracomunitari nei pressi del supermercato discount sito nella stessa strada, divenuta la loro sede di stazionamento fisso durante tutta la giornata e, purtroppo, anche di frequenti episodi di aggressioni e violenti scontri”.

Le immagini di cui la consigliera afferma di essere in in possesso “testimoniano differenti momenti in cui si verificano risse violente, inseguimenti lungo strade e marciapiedi nei pressi del supermercato, si avvertono urla strazianti con richieste di aiuto: tutte manifestazioni di una violenza inaudita e inaccettabile che costringono i residenti a non poter uscire da casa propria”.

A Francesca Savini viene segnalato, inoltre, come “la situazione sia in netto peggioramento, giorno dopo giorno. Non posso ignorare l’esasperazione e la rabbia dei nostri concittadini che si vedono limitate le proprie libertà di movimento, che sono costretti a vivere in un regime di terrore, che si sentono minacciati quotidianamente da un clima di violenza dilagante”.

La lettera si conclude con la preghiera che vengano adottate le misure necessarie “per riportare ordine e pulizia nella zona di Porta Catena, così da consentire ai cittadini di sentirsi sicuri e liberi di condurre la propria vita nella tranquillità e nella pacifica convivenza”.

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