Il questore Cesare Capocasa

Alla misura cautelare disposta dal giudice si aggiunge anche l’ammonimento del questore per un uomo di 41 anni accusato di maltrattare e di picchiare la compagna.

Il provvedimento è stato disposto dal questore di Ferrara Cesare Capocasa dopo che la donna, vittima da circa sei mesi di continue angherie, vessazioni, soprusi e lesioni personali, si è decisa a denunciare il compagno e a chiedere aiuto alla Polizia, dopo l’ultimo grave episodio – risalente ai primi giorni di aprile – in cui l’uomo le ha cagionato lesioni al capo con trauma cranico minore e frattura costale sinistra. Denuncia che aveva già portato all’arresto dell’uomo, un cittadino 41enne della provincia di Ferrara, per maltrattamenti in famiglia.

Immediatamente, stante la gravità della vicenda, è stata avviata un’indagine attivando la procedura del “codice rosso”, conclusasi con la convalida dell’arresto e l’emissione da parte del Gip della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, da individuarsi nel luogo di attuale residenza nonché nei luoghi dove esercita l’attività lavorativa, sportiva o ludica. Il 41enne dovrà tenersi a una distanza di 200 metri dalla donna.

“Siamo consapevoli che queste battaglie sono complesse – afferma il questore Capocasa -. Il percorso è lungo e problematico, ma se lo percorriamo insieme a tutti i soggetti istituzionali, ai centri antiviolenza, al mondo accademico e delle associazioni, ai media, con la stessa intensità, con lo stesso impegno, con lo stesso coinvolgimento emotivo, l’eliminazione della violenza contro le donne passerà da ambizioso progetto a una realtà concreta”.

Ricordiamo che dall’applicazione Youpol, disponibile per smartphone Android e Apple iOS, si possono segnalare i casi di violenza domestica. Tale applicazione, realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, è stata infatti recentemente estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche L’app è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere, in tempo reale, messaggi e immagini agli operatori della Polizia di Stato e tale modalità risulta particolarmente utile proprio per segnalare, in totale sicurezza, i fenomeni di violenza domestica. È inoltre possibile, qualora lo si voglia, chiamare direttamente dall’app la sala operativa 113 della questura territorialmente competente.