Lagosanto
31 Maggio 2020
Mirella Boschetti: "Ha riaperto ma i vertici del Dipartimento di Salute Mentale prospettano agli operatori ben altri scenari. Vogliamo chiarezza"

La Fials teme per il destino del Servizio psichiatrico al Delta

di Redazione | 2 min

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L’ospedale del Delta di Lagosanto

I timori relativi alla chiusura del Servizio Psichiatrico Ospedaliero Intensivo (Spoi) all’ospedale del Delta sono riaffiorati. Lo fa presente il sindacato Fials attraverso la segretaria generale territoriale Mirella Boschetti, che per questo motivo ha chiesto un incontro urgente con i vertici dell’Ausl di Ferrara e della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria.

Un incontro per ottenere un’informazione dettagliata sul destino dello Spoi “e di eventuali progetti in itinere, sulle ricadute che i tagli dei posti letto annunciate agli operatori o eventuali riorganizzazioni avranno sulle dotazioni organiche del servizio coinvolto”.

I timori del sindacato giungono dopo il riassetto dei servizi all’ospedale del Delta in seguito all’attivazione della Fase 2, un riassetto che ha fatto dismettere al nosocomio i panni di Hospital Covid riconvertendolo in ospedale misto, fase transitoria la cui durata è legata all’andamento epidemiologico. I problema è che mentre nel documento che determina il riassetto dell’ospedale viene confermata la riapertura dello Spoi, “i vertici del Dipartimento di Salute Mentale (Dsm-Dp) hanno prospettato ben altri scenari agli operatori sanitari presenti alla riunione di servizio del 27 maggio che vanno dalla riduzione dei posti letto immediata, alla radicale trasformazione del servizio, su cui sono state formulate in tale contesto varie ipotesi che necessitano di ulteriore tempo di riflessione a detta degli ideatori”.

“Una situazione – commenta Mirella Boschetti – che pare assumere risvolti grotteschi su cui Fials chiede venga fatta chiarezza”. Così come il sindacato chiede chiarezza in merito ai posti disponibili nel Dms-Dp o in altri dipartimenti e ai relatvii criteri di assegnazione temporanea del personale coinvolto, infermieri e Oss, “riassegnazioni già iniziate da alcuni giorni”.

“Non servono lenzuola bianche ai balconi – conclude Boschetti – serve un nuovo piano provinciale della sanità sempre più pubblica e meno privata e nel caso specifico di un progetto e una realizzazione illuminata di riorganizzazione della psichiatria su base provinciale, capace di dare risposte ai bisogni sempre più complessi e diversificati della popolazione, con servizi distribuiti in maniera omogenea su tutto il territorio, dove tutti i cittadini si sentano di serie A”.

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