di Giada Magnani

Argenta. È stato celebrato ieri (15 maggio) il 96° anniversario dell’uccisione del carabiniere Albino Vanin. Che, all’età di 21 anni, ha sacrificato la vita nell’adempimento del proprio dovere. Era di origini venete, ma prestava servizio nella caserma di Filo.

All’epoca, di notte, fu comandato, insieme ad un collega, Augusto Schiavon, ad appostarsi nelle vicinanze di un fondo agricolo in via Ponte dell’Oca, dove ora sorge un cippo eretto in suo onore dall’associazione Carabinieri in servizio e congedo, presieduta dal maresciallo De Carlo.

L’obiettivo era di catturare alcuni banditi che dovevano recuperare la refurtiva di un colpo messo a segno in precedenza ai danni di una famiglia di contadini. Ma dall’imboscata ne scaturì un conflitto a fuoco. Vanin fu colpito a morte.

La cerimonia di commemorazione si è svolta come sempre (l’anno scorso erano presenti anche i famigliari) di fronte appunto alla stele che ricorda il sacrificio del giovane ed eroico militare. Alla ricorrenza era presente il sindaco Andrea Baldini e, per le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria da Covid-19, alcuni esponenti della Benemerita e della comunità locale.

Intanto il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione proposta da Gianni Stirpe della Lega per intitolargli una via, piazza, parco o edificio pubblico. Ma la proposta di dedicare in sua menzione il parcheggio a fianco del palasport Don Minzoni di Argenta, già indicato come area di ammassamento ed evacuazione della popolazione in caso di calamità naturali, è stata bocciata dalla maggioranza. Che ha invece detto sì ad un emendamento di Roberto Saletti del Pd per individuare un luogo a Filo, la località più storicamente ed emotivamente legata alla figura del Vanin, medaglia d’argento al valor militare.

“Siamo dunque ora al lavoro – ha detto il primo cittadino – per capire a quale strada di questa frazione dare il suo nome”. Un nome che già porta ad esempio la sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri del suo paese nativo, Spresiano Villorba di Treviso, e la Stazione dell’Arma di Copparo. Mentre a breve in suo ricordo lo porterà anche quella di Zero Branco.