Politica
7 Maggio 2020
Il prefetto: "Inefficace e inapplicabile". Fabbri tira dritto: "Pronti per la sperimentazione". Lega chiede intervento di Bonaccini, per Pd è una "presa in giro che lucra sulla disperazione dei commercianti"

Riaperture bloccate: “Ordinanza illegittima, Fabbri sapeva”

di Redazione | 4 min

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Parole forti quelle del candidato sindaco del centrosinistra che, fiancheggiato da tutti i consiglieri di opposizione e dalla candidata Elajda Kasa, attacca il sindaco Alan Fabbri e tutta la maggioranza non solo per la cartellonistica presente in tutta la città, quanto per l'utilizzo del fondo di riserva per finanziare attività per le quali non capisce il criterio di urgenza applicato

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Il sindaco Alan Fabbri e il prefetto Michele Campanaro (foto di archivio)

“L’ordinanza è da considerarsi a tutti gli effetti di legge inefficace e, come tale, inapplicabile anche ai fini sanzionatori, ai sensi dell’art. 4 del decreto legge 19/20 che rimette in capo al prefetto l’irrogazione delle sanzioni per le violazioni delle misure previste dal vigente Dpcm del 26 aprile”.

Lo ha scritto nero e su bianco il prefetto Michele Campanaro nella nota che, di fatto, blocca la riapertura dei negozi l’11 maggio, data scelta dal sindaco Alan Fabbri per anticipare la ripartenza delle attività commerciali rispetto alla data fissata dal governo del 18 maggio.

E ora il primo cittadino si indigna, ritiene “sbagliato limitare la possibilità di ripartire di una città, come Ferrara, che è riuscita a mantenersi sana, affrontando per settimane grandi sacrifici e rispettando le regole con serietà” e si dice “pronto a collaborare con le autorità sanitarie e con la Regione per avviare una sperimentazione in piena sicurezza: si può studiare un protocollo sanitario da applicare a seconda della merceologia o decidere fasce orarie di apertura per i diversi esercizi. In poche parole si potrebbe e si dovrebbe fare quello che il governo Conte non sta facendo: partire davvero con la Fase Due”.

A questo punto l’amministrazione estense “attende una posizione del presidente della Regione Stefano Bonaccini. A lui chiediamo di esprimersi pro o contro un provvedimento che lui stesso auspica per l’intera regione e che darebbe un segnale forte di fiducia nei confronti di tutti i cittadini, e in particolare alla categoria dei commercianti che sta subendo danni gravissimi a livello economico dal prolungarsi del lockdown” conclude Fabbri, ricordando quello che “sta facendo in Sardegna il presidente della Regione Christian Solinas, che con una ordinanza sulla Fase 2 ha previsto la possibilità per i primi cittadini di decidere sulle aperture delle attività prendendo come unità di misura l’indice di diffusione del virus e prevedendo come condizione per aperture anticipate che l’indice di contagio R con T sia uguale o minore di 0,5 nei singoli Comuni”.

A chiamare in causa Bonaccini è anche il capogruppo della Lega Emilia Romagna Matteo Rancan che appoggia la protesta del sindaco di Ferrara e sollecita il governatore a valutare la proposta di Fabbri di fare “della città di Ferrara un progetto pilota per la riapertura anticipata di tutti gli esercizi commerciali di vendita al dettaglio, seguendo ovviamente tutte le misure igieniche e sanitarie per prevenire la diffusione del contagio”.

Il capogruppo del Carroccio attacca “l’atteggiamento del governo che va contro il buonsenso dal momento che Ferrara è una tra le città dove la diffusione del virus è più bassa rispetto a tutta l’Emilia Romagna e a gran parte del Nord Italia. È diventata addirittura un caso di studio per questa caratteristica ed è stata definita dal commissario per l’emergenza Coronavirus, Sergio Venturi, un’oasi del contagio, dove il virus ha fatto meno male”.

Sulla questione interviene anche l’ex vicesindaco Massimo Maisto: “Bisogna lavorare perché negozi, bar, ristoranti ecc.. riaprano il prima possibile, naturalmente nel rispetto della sicurezza. Ma bisogna farlo come sta operando la Regione: verificando dati, rispettando le regole, creando le condizioni giuste. Oggi invece abbiamo assistito ad un episodio di un cinismo molto grave. Abbiamo visto come prendere in giro i propri cittadini e come lucrare politicamente sulla giusta e comprensibile disperazione di un’intera categoria in grande difficoltà, quale è quella dei commercianti”.

“Il sindaco emana un’ordinanza palesemente illegittima e non serve un esperto di diritto ma basta una conoscenza medio bassa della lingua italiana per capirlo. La verità – racconta Maisto – è che il sindaco di Ferrara ha emanato l’ordinanza sapendo che sarebbe stata dichiarata illegittima. Puntualmente questa cosa succede e il sindaco fa la parte della vittima e di difensore della categoria. Ma davvero non capite che vi ha preso in giro? Davvero non vedete il cinismo di chi non sa costruire e quindi getta fumo negli occhi? Davvero non capite che chi avesse aperto avrebbe rischiato di essere sanzionato pesantemente? Devo dire però che ho qualche speranza che si capisca l’incapacità di chi governa Ferrara se stando ai sondaggi anche all’interno della Lega cresce Zaia (politicamente lontanissimo da me, ma persona che governa non che passa il tempo a fare propaganda) e cala Salvini (maestro nel pensare che i cittadini siano scemi e nel provare a prenderli in giro). Speriamo di tornare ad un normale confronto centro-destra/centro sinistra e smetterla con chi la spara più grossa“.

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