Jolanda. La messa di domenica 26 aprile, III di Pasqua, celebrata a Jolanda di Savoia, sarà l’occasione per l’arcivescovo Gian Carlo Perego di ricordare – a 75 anni dalla Liberazione dell’Italia – un uomo di speranza e un parroco di campagna che ha dato la sua vita per la verità e la libertà: don Pietro Rizzo (parroco a Jolanda da 1933 al 1944). La celebrazione potrà essere seguita il 26 aprile sul sito diocesano a partire dalle ore 9, e alle 18 su Telestense.
Giunto come parroco nel 1933 a Jolanda di Savoia, don Pietro Rizzo trovò una comunità di braccianti agricoli poco istruiti e mal pagati nonostante il duro lavoro. Fu vicino alla gente con coraggio e coerenza, curando l’educazione dei giovani e, per questo, guardato con sospetto dai fascisti.
Prelevato dalla canonica il 28 marzo 1944 dalla Guardia repubblicana fascista, perché considerato un oppositore al regime e alla guerra, fu fucilato insieme ad altre quattro persone nella Golena del Po e sepolto nel cimitero di Goro come ‘sconosciuto’.
Prima del 1910 il borgo rurale era denominato «Le Venezie». Il 18 aprile del 1900 il cardinale Giulio Boschi eresse la parrocchia, con la denominazione di San Giuseppe delle Venezie, attualmente S. Giuseppe Sposo della Beata Vergine. La costruzione della chiesa, al centro del piccolo agglomerato urbano, iniziò nel 1904 e fu completata nel 1914. Sempre nel 1904 le Suore di S. Vincenzo, provenienti da Comacchio, aprirono l’asilo e un doposcuola.
Nel 1908 venne istituito il Comune autonomo di «Le Venezie», distaccando il territorio dall’amministrazione di Copparo. Nel maggio 1910 Vittorio Emanuele III re d’Italia, inaugurando il nuovo edificio municipale, ha imposto al Comune il nome di «Jolanda di Savoia».
Recentemente la chiesa, per volontà di don Giancarlo Montoncello, parroco dal 1977 al 2018, è stata dipinta e decorata con scene tratte dai Vangeli, sia nell’abside che nelle navate. Tra i ritratti anche figure di santità della chiesa ferrarese, e il ritratto di don Pietro Rizzo.
Attualmente Jolanda conta circa 2300 abitanti, 930 famiglie. La parrocchia è affidata alla guida del reverendo don Mauro Benazzi, che, con l’aiuto degli accoliti Riccardo Rizzioli e Eolo Giorgio Folla, cura anche la parrocchia de Le Contane.
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