Attualità
12 Aprile 2020
L’azienda ospedaliera, in coordinamento con la Regione, ha accolto donazioni di privati e imprese

Tanti tablet donati al Sant’Anna per avvicinare i pazienti Covid ai familiari

di Redazione | 2 min

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I pazienti del S. Anna ricoverati nei Reparti Covid avranno la possibilità di contattare i propri famigliari principalmente grazie alle donazioni di Wind Tre, dei negozi afferenti al centro commerciale “Il Castello” e dalle donazioni di privati. Ma molti sono stati gli apparecchi che sono arrivati all’Ospedale di Cona.

Ecco i donatori: 5 tablet donati dalla famiglia di Anna Pancaldi di Bologna; 2 tablet raccolta fondi Nobody Should Die Alone (derivante da un crow founding); 10 tablet donati da Wind tre con schede telefoniche; 10 tablet donati dal Centro commerciale “Il Castello” di Ferrara; 19 tablet acquistati dall’Azienda;

La Regione Emilia Romagna ne ha inviati alcuni (anche con le Sim) in base ad una distribuzione fatta a tutte le aziende sanitarie relativamente ai posti letto Covid.

Numerose anche le offerte di donazione di tablet usati ma in ottime condizioni e funzionanti da privati cittadini, che verranno formattati e sanificati.

Fino ad ora 4 tablet sono stati dotati di scheda telefonica aziendale e distribuiti alla rianimazione e alla terapia intensiva Covid e già messi in funzione per i primi pazienti in “corso di ripresa”.

La campagna dell’Azienda “dona un tablet” è stata lanciata per permettere alle persone in isolamento di poter comunicare con i propri cari già all’inizio dell’emergenza sull’onda di altre iniziative simili.

L’isolamento imposto da tale patologia determina un’esperienza traumatica, e anche la regione Emilia – Romagna si è prontamente resa disponibile per garantire supporto psicologico ed emotivo ai pazienti ricoverati garantendo un contatto con il loro famigliari. Con l’obiettivo di favorire e migliorare il percorso di recupero psicologico ed emotivo dei pazienti colpiti da Covis 19 (e i loro familiari) si è attivato un progetto che faciliti il contatto tra i pazienti in isolamento e i propri cari.

L’acquisto da parte dell’azienda dei tablet è avvenuto in maniera coordinata con le direttive regionali.

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