Politica
7 Aprile 2020
“Noi crediamo che esistano valori come la dignità umana, la privacy ed il rispetto reciproco”

Caso Naomo-runner. Lo sdegno delle associazioni disabili

di Redazione | 3 min

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“In qualità di rappresentanti dei persone disabili, sentiamo l’esigenza di esprimere il nostro sdegno circa la vicenda che ha visto coinvolto il cosiddetto ‘Runner’”. Interviene anche il Comitato Ferrarese Area Disabili nella vicenda che ha visto il vicesindaco Naomo Lodi rincorrere e offendere un paziente psichiatrico che come prescrizione medica deve svolgere intensa attività fisica, come appunto la corsa.

Ma Lodi, pur avvertito della situazione, lo ha anche filmato e ha postato il video sulla sua pagina Facebook, lasciando che all’ignara vittima piovessero addosso offese di ogni sorta e minacce. “Una persona disabile ingiustamente accusata e sottoposta alla pubblica gogna dei media e dei social network ad opera dal vicesindaco di Ferrara per non aver rispettato il divieto di svolgere attività fisica all’aperto”, rimarca Area Disabili, che ritiene “inaccettabile che un amministratore pubblico parta dal pregiudizio di colpevolezza di un cittadino condannandolo ancora prima di avergli dato modo di giustificare il suo comportamento”.

Il comitato fa notare al vicesindaco che “se avesse svolto il suo compito come avrebbe dovuto, inviando opportuna segnalazione alle forze dell’ordine competenti, queste avrebbero potuto appurare che la persona in oggetto aveva titolo a trovarsi dove era e la sua condizione di fragilità non sarebbe divenuta patrimonio universale”. Se le buone prassi fossero state seguite, insomma, “nessun processo alle streghe avrebbe avuto implicito plauso e riconoscimento”.

“Noi crediamo – prosegue la lettera – che esistano valori come la dignità umana, la privacy ed il rispetto reciproco che spettano a tutte le persone e per questo vogliamo segnalare e biasimare quanto accaduto come comportamento atto a svilire, umiliare se non anche annientare gli stessi”.

Proprio alle associazioni disabili stanno in questi ultimi giorni pervenendo diverse segnalazioni di persone che, trovandosi nelle condizioni di poter uscire (a volte di dover uscire) “per ragioni di salute/disabilità sono divenute oggetto di accuse, critiche, e giudizi sferzanti da parte di vicini o passanti – probabilmente anche ispirati dai comportamenti noti”.

Il comitato non mette in discussione l’importanza dell’ordinanza “che ci chiede a tutti di stare a casa per salvaguardare la propria salute e quella degli altri”, ma ritiene che sia importante fare dei distinguo, “lasciando che siano le forze dell’ordine preposte a tale scopo, a fare i dovuti controlli con cognizione di causa, evitando così sterili dimostrazioni di giustizialismo privato”.

“Noi crediamo che, in questo momento di grandissima emergenza dovuta al coronavirus – conclude Area disabili – , dobbiamo tutti capire che la solidarietà rappresenta uno strumento fondamentale per una convivenza civile già messa a dura prova dalla “quarantena”. Grazie alla solidarietà, non solo sconfiggeremo il Coronavirus, ma lo faremo anche più in fretta!”.

Dal canto suo Lodi ha replicato con una diretta Facebook, cercando di sviare l’attenzione dal caso accusando il nostro giornale di strumentalizzare la vicenda “per attacchi personali politici a chi oggi ricopre piacente o non nolente (sic) una figura pubblica”.

Quanto al runner, per il vicesindaco “continua a prendere in giro non solo le forze dell’ordine ma tutti ferraresi. Se ne sta approfittando di tutti. Se non vuole rispettare queste regole se ne assumerà la responsabilità”.

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