Attualità
7 Aprile 2020
Sono 57 i nuovi decessi (74 il giorno prima) e 467 i casi di positività (549 il giorno precedente). Venturi: "Siamo sulla strada giusta ma il momento è delicato, restiamo in casa"

Coronavirus, i dati in regione tendono a ridursi

di Redazione | 6 min

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Crescita dei casi di positività moderatamente contenuta rispetto alle 24 ore precedenti, così come i decessi, mentre il numero delle guarigioni supera quello dei morti. Nella regione Emilia Romagna molti segnali dicono che “siamo sulla strada giusta”, ma il commissario regionale per l’emergenza coronavirus Sergio Venturi avverte che il momento è comunque delicato e raccomanda di stare in casa per consolidare e mantenere questa “chiara tendenza alla riduzione”.

Gli ultimi dati dell’epidemia da Coronavirus – forniti come sempre in diretta Facebook da Venturi – ci forniscono un quadro più confortante, con gli ospedali che “rifiatano” e curve statistiche che prendono la strada della discesa. “Non siamo a metà del guado – ha detto Venturi – ma ritengo invece che si sia sufficientemente vicini alla sponda opposta”, pur con il rischio di correnti che potrebbero spingerci indietro.

Al di là delle considerazioni cautamente ottimistiche del commissario, a parlare sono proprio le cifre.

E’ di 17.556 il totale dei casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 467 in più rispetto alle 24 ore precedenti: un aumento tuttavia contenuto se paragonato a quello dei giorni scorsi (tra sabato e domenica, infatti, l’aumento era stato di 549 unità). E sono 72.163 i test effettuati, 2.177 in più. Questi i dati – accertati alle ore 12 di lunedì – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Complessivamente, sono 7.795 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (317 in più). 372 le persone ricoverate in terapia intensiva: due in meno rispetto alla giornata precedente, così come continuano a diminuire i ricoverati nei reparti non di terapia intensiva, che oggi sono 3.804 (-35).

In calo anche i decessi: 57, purtroppo, quelli nuovi – di cui 31 uomini e 26 donne – ma il giorno prima erano stati 74; il numero complessivo sale così a 2.108. Continuano, nel frattempo, a salire le guarigioni, che raggiungono quota 2.397 (196 in più rispetto al giorno prima), 1.432 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 965 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 10 residenti nella provincia di Piacenza, 13 in quella di Parma, 8 in quella di Reggio Emilia, 6 in quella di Modena, 11 in quella di Bologna (nessuno nel territorio imolese), 2 in quella di Ferrara, 1 nella provincia di Forlì-Cesena (a Forlì), 6 in quella di Rimini.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 2.936 Piacenza (44 in più rispetto al giorno precedente), 2.317 Parma (42 in più), 3.167 Reggio Emilia (101 in più), 2.691 Modena (82 in più), 2.300 Bologna (93in più), 317 Imola (3 in più), 510 Ferrara (22 in più), 728 Ravenna (20 in più), 1.015 Forlì-Cesena (di cui 546 Forlì, 20 in più, e 469 a Cesena, 18 in più), 1.575 Rimini (22 in più).

Sono invece 5.196 i posti letto aggiuntivi, 97 in più rispetto a ieri.

Da Piacenza a Rimini prosegue il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto messo a punto dalla Regione; in un solo giorno ne sono stati aggiunti 97, passando complessivamente dai 5.099 di domenica ai 5.196 di lunedì, tra ordinari (4.623) e di terapia intensiva (573).

Nel dettaglio: 667 posti letto a Piacenza (di cui 46 per terapia intensiva),  1.081 a Parma (68 terapia intensiva), 726 a Reggio Emilia (64 terapia intensiva), 561 a Modena (86 terapia intensiva),  1.140  nell’area metropolitana di Bologna e Imola  (164 terapia intensiva, di cui 16 a Imola), 264 Ferrara (38 terapia intensiva), 754 in Romagna, di cui 107 per terapia intensiva (nel dettaglio:  234 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 41 Riccione; 125 Ravenna, di cui 14 per terapia intensiva, a cui si aggiungono ulteriori 8 posti messi a disposizione da Villa Maria Cecilia di Cotignola per la terapia intensiva; 99 Lugo, di cui 10 per terapia intensiva; 89 Forlì, di cui 10 per terapia intensiva, a cui si aggiungono 34 letti ordinari nella struttura privata Villa Serena; 128 a Cesena, di cui 26 per terapia intensiva).

Le attività della Protezione civile regionale 

Dispositivi di protezione individuale

Domenica 5 aprile, dal Dipartimento nazionale sono pervenute all’Agenzia 102.000 mascherine chirurgiche, 79.200 mascherine ffp2, 123.000 monovelo Montrasio. Sul sito del Dipartimento e su quello del Ministero della Salute sono disponibili i dati complessivi dei Dispositivi di protezione individuale e delle apparecchiature elettromedicali distribuiti dalla Protezione civile a Regioni e Province autonome. Il sistema informatico ADda (Analisi Distribuzione Aiuti) viene aggiornato ogni sera.

Volontari all’opera

Domenicasono stati 485 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati; dall’inizio dell’emergenza, si contano 13.592 giornate. Le principali attività riguardano il supporto alle Ausl nel trasporto degenti con ambulanze, il trasporto campioni e la consegna dei farmaci (Cri e Anpas, totale 96), il supporto ai Comuni per le varie attività di assistenza alla popolazione, con un rilevante apporto degli scout Agesci (in totale 313, di cui 100 scout), la disinfezione e sanificazione dei mezzi di soccorso (12 a Parma). Proseguono inoltre i turni degli Alpini (Ana-Rer) presso l’ospedale da campo di Bergamo e le attività di supporto logistico.

Punti triage

Si confermano 33 i punti-triage attivi in Emilia-Romagna: 10 davanti alle carceri e 23 davanti agli ospedali. In dettaglio: 3 in provincia di Piacenza (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di Parma (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di Reggio Emilia (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); 3 nella città metropolitana di Bologna (davanti al Sant’Orsola e al Maggiore e a Imola); 2 in provincia di Ferrara (Argenta e Cento); 1 in provincia di Forlì Cesena (Meldola); 1 in provincia di Ravenna (Ravenna città);1 nella Repubblica di San Marino; 1 presso la Clinica privata “Le Nuove Ricerche” a Rimini.

Operativo il “drive through” vicino al PalaPanini di Modena, allestito anche un punto per test sierologici

La Consulta provinciale del volontariato di protezione civile di Modena ha messo a disposizione proprie attrezzature per allestire nei pressi del PalaPanini, il palazzo dello sport di Modena, un doppio punto per controlli rapidi: un “drive through” per tamponi di controllo da effettuare a bordo della propria auto (allestito un gazebo) e un punto per test sierologici (allestiti una tensostruttura ed un modulo abitativo). I test sierologici permettono di verificare attraverso un prelievo del sangue, in tempi rapidi, la presenza e il tipo di anticorpi nell’organismo, e quindi di sapere se il paziente è venuto in contatto con il virus e se è diventato immune. Chi risulta negativo verrà testato dopo 15 giorni, i positivi saranno sottoposti a un tampone tradizionale per averne conferma. Mentre il “drive through” è già operativo, l’area per le indagini sierologiche è allestita ma non ancora in funzione.

Diventano quindi 7 le strutture predisposte con mezzi e attrezzature dell’Agenzia o dei Coordinamenti e Consulte provinciali ed il lavoro dei volontari: a Reggio Emilia, Guastalla, Castelnuovo Monti (Re), Cesena e Forlì, Bagno di Romagna (Fc), si aggiunge la doppia postazione di Modena.

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