Lettere al Direttore
5 Aprile 2020

Buoni spesa e redditi di quarantena

di Redazione | 2 min

I criteri di distribuzione devono vedere i bisogni e le necessità al primo posto. Parliamo di anziani soli, disoccupati, lavoratori precari ed intermittenti, piccoli commercianti, piccoli artigiani, singoli liberi professionisti.

Sono troppe le persone che a breve non riusciranno nemmeno più a fare la spesa. Abbiamo già avuto i primi segnali di cittadini, per lo più anziani, che sono stati assistiti dalle forze dell’ordine perché non avevano più soldi per comprare un pezzo di pane.

E’ il bisogno oggi a creare i parametri della ridistribuzione del reddito di sopravvivenza alle persone. Questo è un messaggio che i socialisti lanciano in questo momento difficile della nostra Repubblica.

Vuole essere anche un invito ai Comuni di utilizzare al meglio le ingenti risorse economiche che in questi giorni stanno per essere trasferite dal Governo a sostegno dei reali bisogni e necessita’delle persone senza creare inutili divisioni di appartenenza nazionale come emerge dai criteri stabiliti da alcuni Comuni.

Ci uniamo al coro di alcune forze politiche e sindacali del Comune di Ferrara affinché riveda e condivida nel consesso consigliare le scelte da adottare nella distribuzione di una somma importante di 700 mila euro nei prossimi giorni che creano inutili divisioni in una comunità.

Questa nostra convinzione è rafforzata dalla proposta del Psi a livello nazionale. L’idea di costituire il “reddito di quarantena”, una somma di 400 euro un contributo straordinario da destinare a tutte le famiglie più bisognose per 3 mesi creando una vera solidarietà alimentare; una misura importante per la tenuta sociale del Paese.

I socialisti non intendono oggi alimentare divisioni, ma contribuire con idee e disponibilità al superamento sociale della crisi più grande registrata dall’ultima guerra.

La segreteria provinciale Psi

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