Per andare incontro alle esigenze dei Comuni e delle Province, Cassa Depositi e Prestiti su richiesta di Anci, Upi e del Governo ha nei giorni scorsi assunto una decisione senza precedenti: la rinegoziazione dei mutui per tutti gli enti territoriali, che si tradurrà nel far pagare alle prossime due scadenze (quella del 30 giugno e quella del 31 dicembre) solo la quota di interessi.
“Un’operazione che consentirà Comuni di avere a disposizione, senza vincoli di destinazione, 1,1 miliardi in più per far fronte all’emergenza sanitaria ed economica” rendiconta il gruppo consiliare del Pd, contanto che “per il Comune di Ferrara fanno 1,4 milioni di euro di risorse che si liberano e che si aggiungono ai precedenti 110mila euro che erano stati liberati, sempre sulla quota capitale dei mutui, nel decreto Cura Italia”.
“Un importante intervento, auspicato da tante amministrazioni locali, al quale si devono affiancare necessariamente altri strumenti per venire incontro alle esigenze di bilancio dei Comuni – osservano i consiglieri Pd -. Un intervento che mette a disposizione del Comune di Ferrara sui mutui Mef e Cdp 1,5 milioni di euro di risorse che pensiamo debbano essere utilizzate per venire incontro ai bisogni delle famiglie e delle imprese, come ad esempio aumentare le risorse disponibili per i buoni spesa. O il taglio (e non solo il loro congelamento) delle imposte locali per le imprese”.
I dem tornano quindi a chiedere al sindaco e alla giunta di convocare un tavolo di confronto con tutte le forze politiche, i rappresentanti delle imprese e parti sociali per concretizzare l’impegno assunto nella risoluzione votata all’unanimità dal Consiglio comunale del 16 marzo scorso, su proposta del gruppo del Partito Democratico: “Proviamo, insieme, a utilizzare al meglio questa disponibilità finanziaria. Ora che le risorse iniziano a esserci”.
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