Attualità
4 Aprile 2020
Salgono a 16.540 i casi positivi in regione, 608 in più. Venturi: "Serve responsabilità, lo dobbiamo agli operatori sanitari"

“Troppe persone in giro, rispettate le regole come a Ferrara”

di Redazione | 4 min

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“Faccio i miei complimenti a tutti i ferraresi per quello che sono stati capaci di fare: avere così pochi casi è un indicatore di essere capaci di rispettare le regole”. Il commissario regionale per l’emergenza Coronavirus, Sergio Venturi, non ha forse scelto il giorno migliore per congratularsi con i residenti del Ferrarese, che aveva già indicato come ‘caso di studio‘, perché i complimenti arrivano nella giornata in cui si registrano 106 casi di positività dopo l’analisi dei tamponi arretrati.

Il territorio estense rimane comunque la provincia emiliano-romagnola meno colpita dall’epidemia ed è stata presa a esempio dal commissario regionale per invitare la popolazione a rispettare le misure di contenimento: “Si vedono troppe persone in giro e riceviamo molte segnalazioni contro chi non rispetta le distanze di sicurezza”.

“È irresponsabile questo fruscio che abbiamo all’esterno, capisco la voglia di uscire con il bel tempo ma è necessario resistere ancora qualche settimana. Lo dobbiamo agli operatori sanitari che non si prendono un secondo di riposo” osserva Venturi che condivide l’appello del sindaco di Bologna Virginio Merola: “Gli assembramenti sono vietati, ci sono troppe persone in giro e non distanziate ma in questo momento, ora che il numero di nuovi contagi è stabile, serve senso di responsabilità per non ammalarsi di nuovo”.

Salgono a 16.540 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 608 in più rispetto a ieri; 67.075 i test effettuati, 3.393 in più. Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi, sabato 4 aprile, sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Complessivamente, sono 7.166 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (214 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono 358, 6 in meno. E si sono registrati 56 ricoverati in meno anche nei reparti non di terapia intensiva (3.859 oggi rispetto ai 3.915 che si contavano ieri). I decessi sono purtroppo passati da 1.902 a 1.977: 75 in più, quindi, di cui 51 uomini e 24 donne.

Continuano, nel frattempo, a salire le guarigioni, che raggiungono quota 2.040 (188 in più rispetto a ieri), 1.352 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 688 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 12 residenti nella provincia di Piacenza, 25 in quella di Parma, 15 in quella di Reggio Emilia, 6 in quella di Modena, 10 in quella di Bologna (nessuno in territorio imolese), 1 in quella di Ferrara, 2 nella provincia di Ravenna, 1 nella provincia di Forlì-Cesena (nessuno nel forlivese), 2 in quella di Rimini. Un decesso si riferisce a un residente fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 2.842 (31 in più rispetto a ieri), Parma 2.201 (118 in più), Reggio Emilia 2.908 (108 in più), Modena 2.551 (53 in più), Bologna 2.127 (86 in più), Imola 302 (4 in più), Ferrara 474 (106 in più), Ravenna 688 (32 in più), Forlì-Cesena 924 (di cui 485 a Forlì, 38 in più rispetto a ieri, e 439 a Cesena, 20 in più), Rimini 1.523 (12 in più).

Posti letto. I posti letto oggi sono complessivamente 5.074 di oggi, tra ordinari (4.505) e di terapia intensiva (569, +9). Nel dettaglio 226 a Ferrara (38 terapia intensiva).

Dispositivi protezione individuale e materiale medico. Questa notte, il Dipartimento nazionale ha fatto pervenire all’Agenzia 156mila mascherine chirurgiche73mila mascherine ffp2 e 114mila monovelo Montrasio. Negli ultimi giorni al magazzino regionale dell’Agenzia sono anche giunti materiali donati da aziende: 1 serbatoio da 1 metro cubo di soluzione idroalcolica da parte di Sanofi, consegnato dai Vigili del fuoco (1 ad ogni regione), 492 flaconi da 0,5 litri di soluzione idroalcolica da parte di Menarini, 10.000 mascherine chirurgiche da parte di Sogin.

Drive through e transit point. Sono 6 le strutture realizzate con mezzi e attrezzature dell’Agenzia e il lavoro dei volontari: a Reggio Emilia, Guastalla, Castelnuovo Monti (RE), Cesena e Forlì, si aggiunge Bagno di Romagna, dove i volontari di ANA-RER hanno allestito un “transit-point” finalizzato all’esecuzione di tamponi per verifica guarigione, presso il parcheggio di servizio della scuola secondaria Manara Valgimigli.

Volontariato. A ieri, venerdì 3 aprile, sono stati 884 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati; dall’inizio dell’emergenza, si contano 12.220 giornate. Le principali attività: supporto alle Ausl nel trasporto degenti con ambulanze, trasporto campioni e consegna farmaci (CRI e ANPAS): totale 242; supporto ai Comuni per le varie attività di assistenza alla popolazione: 575, con un assai rilevante apporto degli scout Agesci (120); disinfezione e sanificazione dei mezzi di soccorso (a Parma).

Vietati gli abbruciamenti. Fino alla fine dell’emergenza sanitaria, resta in vigore – su tutto il territorio regionale – il divieto di bruciare residui di lavori agricoli e forestali (ordinanza 43/2020 del Presidente della Regione). Le sole imprese agricole possono procedere all’abbruciamento controllato del materiale vegetale di risulta dei lavori agricoli in attuazione di quanto disposto dal successivo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo 2020 (“Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale”).

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