Economia e Lavoro
3 Aprile 2020
Cgil, Cisl e Uil scrivono a Campanaro sul funzionamento del “Gruppo di Consultazione” per valutare l'apertura o meno delle attività produttive

Covid-19. I sindacati al prefetto: “Nostro coinvolgimento si limita alla forma”

di Redazione | 2 min

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Esserci per aiutare davvero a prendere delle decisioni, non solo per fare presenza. Altrimenti se ne può fare a meno, con tutto ciò che ne consegue. È il succo del messaggio che Cgil, Cisl e Uil lanciano la prefetto Michele Campanaro in merito al loro ruolo nel “Gruppo di Consultazione” per valutare le richieste delle aziende che vorrebbero mantenere aperta la propria attività durante l’emergenza sanitaria Covid-19.

“Cgil, Cisl e Uil si sono assunte la responsabilità, e intendono continuare a farlo, di segnalare se un’impresa deve temporaneamente sospendere l‘attività perché non rispettosa della norma: o si tiene in considerazione la nostra valutazione in qualità di ‘qualificato rappresentante’ o  diversamente, in assenza di motivazioni, il coinvolgimento del sindacato si riduce solo alla forma e non alla sostanza”, lamentano i confederali in una nota congiunta.

“Il Gruppo di Consultazione si è dotato di metodo e strumento: a tutti i componenti si sarebbero inviate le richieste di prosecuzione dell’attività produttiva pervenute alla Prefettura per la valutazione di merito (almeno questa è la nostra convinzione) e da condividere in videoconferenze giornaliere”, spiegano Cgil, Cisl e Uil, ma poi a livello operativo le cose non sembrano essere andate come auspicato: “Ad oggi la Prefettura ci comunica di aver ricevuto circa 1000 richieste: al sindacato ne sono state inoltrate circa 200. Solo 3 aziende sono state interessate da atto di sospensione dell’attività per ordine prefettizio, per 9 è in corso la valutazione – affermano Cgil, Cisl e Uil -. Aggiungiamo che oltre alle valutazioni delle richieste riteniamo indispensabile verificare l’applicazione delle norme di prevenzione e contenimento del contagio nelle aziende autorizzate alla prosecuzione delle attività produttive”.

Ecco allora l’auspicio che Capanaro e i componenti il Gruppo di Consultazione “comprendano la necessità di vedere adottate rapidamente ogni utile misura volta al contenimento del contagio tenendo conto della specificità di ogni singola realtà produttiva e degli ambienti di lavoro. Possibilmente prima della scadenza del decreto”.

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