Spal
3 Aprile 2020
Il messaggio dei tifosi della Spal: “Il calcio è della gente, ed è giusto che il calcio ne rispetti i problemi, ne rispetti il lutto”

La Ovest scrive alla Figc: “Ci si fermi!”

di Redazione | 2 min

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Era la vigilia di Natale dello scorso anno. Per le feste si ritrovano assieme, con le rispettive famiglie, due fratelli tra i quali, per questioni legate all'eredità paterna, negli ultimi tempi non corre buon sangue. Il più giovane dei due, classe 1976, abita nella casa di Pieve di Cento ereditata come proprietà indivisa

“Il calcio è della gente, ed è giusto che il calcio ne rispetti i problemi, ne rispetti il lutto”. È il messaggio che la Curva Ovest vuol fare arrivare agli alti papaveri del calcio. E per farlo scrive al presidente Gabriele Gravina e al consiglio federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio.
La lettera, come si sa, arriva in un momenti in cui “i convogli militari attraversano le strade della nostra città e della nostra provincia. Trasportano salme provenienti da Bergamo e destinate ai nostri servizi cimiteriali comunali”.
“Mentre scriviamo – prosegue il comunicato-lettera -, lo scenario in tutta Italia è quello ormai tristemente noto, non è necessario che noi lo si descriva, coinvolge ospedali, aziende e milioni di persone, soprattutto le fasce più deboli della popolazione”.
Con queste premesse i tifosi biancoazzurri ritengono che “non sia minimamente pensabile riaprire i campionati”.
“Il calcio è della gente – riflettono i supporter della Spal -, ed è giusto che il calcio ne rispetti i problemi, ne rispetti il lutto, rispetti un lasso di tempo minimo in cui fare silenzio, che non potrebbe di certo essere quello simbolico e ipocrita del minuto ad inizio partita, ma un tempo più lungo e giusto, a misura d’uomo”.
Ma si sa, “il calcio è un mondo ricco, troppo ricco, eccessivamente ricco. Per rispetto dei tifosi e di quello che stanno attraversando in questi giorni, non vogliamo sentire parlare di risvolti economici e scenari di depressione finanziaria riguardanti l’universo calcio, soprattutto se si tratta di “Serie A (TIM)”! Ci si fermi”.
La Curva evita partigianeria, opportunismi e giochi di parte, assicurando che “a noi non interessano le decisioni che verranno prese in merito alla classifica, non interessa la categoria in cui militeremo l’anno prossimo, non interessa il risultato. A noi interessa che la nostra maglia venga onorata sul campo”.
“Rivedere la Spal sui rettangoli di gioco fra un mese – conclude la Ovest – non farebbe di certo risplendere i suoi colori, anzi, la vedrebbe ricoperta d’onta. E questa è una vergogna che noi non vogliamo vivere e di cui non vogliamo essere complici. Ci si fermi”.

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