Portomaggiore. “Le risorse stanziate dal governo per dar sostegno alle famiglie in difficoltà sono una bella boccata d’ossigeno per i nostri bilanci. Non ricordiamo altri interventi governativi che abbiano messo una così cospicua somma di denaro su questa tipologia di intervento”.

Parola di Nicola Minarelli, presidente Unione Valli e Delizie e sindaco di Portomaggiore, convinto dalla “logica della gestione agile e totalmente demandata agli enti locali perché è quella che da tempo richiediamo e l’unica che può realmente andare incontro alla vere esigenze dei cittadini”.

“Certo, i comuni su questo dovranno nei prossimi giorni lavorare alacremente, ma sinceramente lo si fa volentieri quando in campo ci sono i bisogni dei nostri cittadini e soprattutto risorse da investire per questo –  confessa il primo cittadino -.  Come abbiamo cercato di fare da oramai 6 anni a questa parte, i tre comuni che compongono l’Unione Valli e Delizie (Argenta, Portomaggiore e Ostellato), pur non avendo nei servizi sociali una funzione da gestire assieme, hanno voluto coordinarsi per stabilire alcuni criteri fondamentali attraverso cui ripartire i soldi assegnatici”.

Sono state innanzitutto suddivise “le aree di intervento in tre filoni strategici: le esigenze storiche, quelle strettamente legate alle persone in quarantena e quelle nuove (quelle legate al particolare momento che stiamo attraversando). L’intento è di dedicare circa il 30% alle richieste “storiche” attraverso il potenziamento delle misure già in essere (pacchi spesa o altro) e gestite o direttamente dagli uffici o tramite il prezioso contributo delle associazioni di volontariato (es. Caritas)”.

“La rimanente quota, quella maggioritaria – chiarisce il sindaco – sarà destinata ad andare incontro a quelle famiglie che hanno avuto un cospicuo calo di reddito a seguito dell’emergenza sanitaria in essere, a partire dai nuclei che non hanno neanche la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali che si stanno mettendo in campo a livello nazionale e regionale”.

“Lo si farà attraverso il coinvolgimento dei supermercati (che potranno manifestare la loro volontà di partecipare a questo progetto) e attraverso i piccoli esercizi di vicinato delle frazioni e del capoluogo. Vogliamo infatti utilizzare questa opportunità per provare anche di dare loro un segnale, di vicinanza e di sostegno economico” chiosa il presidente dell’Unione: “Ogni singolo comune, a seconda delle proprie caratteristiche, provvederà ad attuare le direttive proposte, che sono però condivise in una logica più ampia di Unione”.