Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualteri durante la conferenza stampa

“Dei proclami del governo non ce ne facciamo niente, valgono i fatti e la concretezza. Non un euro di nuove risorse il premier ha fatto arrivare. Quanto annunciato sono fondi già dei Comuni (Fondo di solidarietà comunale) che proprio questo governo aveva tagliato”.

Così i sindaci della Lega dell’Emilia-Romagna dopo gli annunci del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al quale non hanno risparmiato critiche.

“Il premier – dicono infatti all’unisono i sindaci della Lega, fra i quali anche il primo cittadino di Ferrara – non si è neanche premurato di garantire le mascherine e i dispositivi di protezione individuale a tutte le forze dell’ordine, il personale sanitario, i lavoratori. E adesso fa promesse in conferenza stampa, in un sabato sera, come sempre senza dare indicazioni chiare per sindaci e cittadini”.

“Pare proprio – concludono – l’ennesimo tentativo di scaricare le responsabilità. Non ci siamo mai tirati indietro, con il massimo e oltre degli sforzi, e continueremo a farlo, ma non accettiamo di essere il capro espiatorio degli errori e delle mancanze del governo”.

Sull’annuncio di Conte si era espresso a caldo lo stesso sindaco di Ferrara Alan Fabbri direttamente sulla propria pagina Facebook, sostenendo di non essere per niente soddisfatto. “Riassumendo: problemi e responsabilità – dice Fabbri – vengono scaricati addosso ai sindaci. Annuncia soldi, già nostri, del Fondo di solidarietà comunale, che nella sola Ferrara aveva già subÌto una decurtazione di 1,5 milioni di euro dalla precedente finanziaria, e 400 milioni di euro per 8.000 comuni, senza chiarire nè i requisiti dei beneficiari nè distinguere le fasce deboli dalle nuove povertà potenziali. E poi, come sempre, assistiamo all’ennesimo spot serale senza alcun documento ufficiale, con l’unica nota positiva di aver anticipato di qualche ora i tempi. Io come sempre farò il mio dovere, ma non posso assistere entusiasta ad un annuncio di questo tipo da parte del nostro Presidente del Consiglio. Noi sindaci non siamo carne da macello”.