Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualteri durante la conferenza stampa

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato il versamento anticipato a favore dei Comuni di quasi 5 miliardi di euro perché questi possano far fronte – tramite buoni spesa o consegna diretta dei beni di prima necessità in collaborazione con le associazioni di volontariato – alle emergenze immediate di approvvigionamento dei cittadini più in difficoltà. Conte, che ha annunciato la scelta in una conferenza stampa tenuta nella prima serata di sabato insieme con il ministro dell’economia Roberto Gualtieri, ha poi assicurato che verrano erogati “celermente” bonus e sussidi, ma che questo provvedimento serve a non lasciare scoperte le fasce più deboli mentre la burocrazia lavora ad alto ritmo per garantire l’erogazione dei fondi.

Per il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, che è anche vicepresidente di Anci Emilia-Romagna, “il governo è come Ponzio Pilato: scarica i problemi sui Comuni. Annuncia soldi che non ci sono e che non si sa quando e come arriveranno. Non c’è chiarezza per le fasce più deboli né per le potenziali nuove povertà. Noi amministratori faremo il nostro dovere come sempre, ma non siamo carne da macello. Da Palazzo Chigi è arrivato lo spot e nessun documento ufficiale: una brutta abitudine che si ripresenta”.

“Lo Stato c’è, ci sono tanti cittadini in difficoltà e non stiamo voltando lo sguardo dall’altra parte”, ha dichiarato in prima battuta Conte facendo riferimento alle difficoltà economiche di alcuni cittadini che impattano sull’approvvigionamento alimentare. “Abbiamo subito lavorato a un provvedimento insieme ai Comuni, e ci affidiamo a loro. Ho appena firmato un Dpcm che gira loro la somma di 4.3 miliardi al fondo di solidarietà comunale, un anticipo del 66% sulla scadenza di maggio. Oltre a questi soldi con un’ordinanza di Protezione Civile aggiungiamo altri 400 milioni per chi non può fare la spesa. Nasceranno buoni spesa, consegna di generi alimentari e di necessità. Confidiamo che già dall’inizio della settimana prossima i sindaci tramite il terzo settore siano in grado di erogare i buoni spesa o consegnare direttamente le derrate alimentari ai bisognosi. Non vogliamo lasciare nessuno solo in questo momento di emergenza. Siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo aiutare coloro che sono più in difficoltà”, ha aggiunto.

Sono state anche detassate le donazioni da parte delle organizzazioni, e Conte ha chiesto direttamente agli esercizi commerciali di “applicare un 5% o un 10% di sconto aggiuntivo per coloro che acquistano con questi buoni”.

Conte e Gualtieri poi hanno annunciato lo sblocco rapido delle somme impegnate dal decreto Cura Italia a supporto dei redditi di famiglie e liberi professionisti e imprese tramite la cassa integrazione. “Stiamo facendo un grande sforzo perché questi pagamenti siano eseguiti entro il 15 aprile o prima a differenza di quanto normato”, ha aggiunto il presidente del Consiglio, “stiamo facendo di tutto, per quanto riguarda gli autonomi, perché fin dal primo aprile si possano ottenere subito, dal primo aprile, queste somme con una procedura semplificata. Stiamo lavorando anche alla semplificazione sul fronte delle imprese. Non è facile, la macchina dello Stato ha bisogno di alcuni passaggi”.

“Questo è un metodo più rapido per far arrivare un aiuto concreto a chi è più un difficoltà”, ha confermato il ministro dell’economia Roberto Gualtieri, “è una risposta immediata che stiamo dando nella consapevolezza che per l’erogazione dei sussidi c’è certezza, c’è rapidità ma può comunque lasciare momentaneamente scoperte alcune persone e per questo consentiamo a chi ne ha bisogno di accedere ai prodotti di prima necessità. La misura sarà operativa immediatamente, da domani mattina (domenica, ndr)”.

“Le parole della presidentessa della Commissione Europea sono sbagliate”, ha infine aggiunto Gualtieri in merito allo stop da parte di Ursula Von Der Leyen alla mutualizzazione del debito con strumenti come i ‘Coronabond’, mentre “sono allo studio”, secondo Conte, “una serie di misure per rendere fruibile il prima possibile i 600 euro, rafforzare e allargare questa misura e far fronte a questa situazione straordinaria”