La presidente della Provincia, Barbara Paron
Il giorno dopo la fine dell’emergenza Coronavirus se ne aprirà immediatamente un’altra, quella economica. Ne è consapevole la presidente della Provincia Barbara Paron, che chiede agli attori politici di giocare d’anticipo e pensare a “due ingredienti fondamentali: visione e condivisione”.
“Riceviamo, come amministratori del territorio – afferma Paron -, il grido d’allarme delle attività produttive in cui si rappresentano una serie di richieste importanti, quanto condivisibili, volte a creare le condizioni di tenuta e sostegno del tessuto economico provinciale”.
La presidente è consapevole infatti del fatto che “il giorno dopo la fine dell’emergenza Covid-19 ci troveremo di fronte ad un’emergenza ancora più grande, lunga e devastante, quella economica. Un’emergenza prevedibile che possiamo e dobbiamo affrontare ora giocando d’anticipo”.
Per questo già oggi convocherà per un incontro, che si svolgerà entro la settimana prossima, la Consulta per l’economia e il lavoro ferrarese.
“Già da subito gli amministratori locali possono unire le forze a sostegno delle imprese che sono ancora aperte e di quelle che faticosamente stanno cercando di riconvertirsi – sostiene Paron -. In particolare queste ultime hanno bisogno di essere accompagnate nel percorso di riconversione. Bisogna farlo immediatamente, soprattutto per le produzioni legate a Dpi e mascherine, nel rispetto della sicurezza e qualità della produzione e di tutti i requisiti di legge”.
Se infatti c’è già chi, come il Comune di Ferrara, ha guardato fuori regione per rifornirsi, va tenuto presente che “la regione Emilia-Romagna ha predisposto un sistema semplificato e ha divulgato un vademecum molto chiaro per agevolare le imprese in questo percorso”.
“Auspichiamo che essa accompagni fin da subito questo percorso – conclude la presidente della Provincia -per far sì che anche chi ora sta annunciando di rifornirsi in altre regioni possa trovare nel nostro tessuto produttivo le adeguate risposte ed aiutarlo dunque a sostenerlo come è nella logica di un sano rapporto tra istituzioni e aziende del territorio. Aiutiamo le nostre imprese e i loro lavoratori”.
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