Comacchio. Si sono riuniti nei giorni scorsi in maniera virtuale, ognuno collegato in video conferenza dalla propria sede, i sindaci dei Comuni che rappresentano il G20s delle spiagge italiane, la rete nazionale delle destinazioni balneari che riunisce le 20 più importanti località della penisola Italiana, più altre sei che si sono aggregate successivamente.

Località che da sole attraggono annualmente circa 70 milioni di turisti con un evidente ed enorme impatto sul turismo nazionale sia in termini di numeri di presenze che di Pil generato. L’esigenza di questo incontro virtuale è la nata con lo scopo di fare il punto della situazione, anche alla luce di quanto determinato dal Governo con l’ultimo decreto “Cura Italia”.

L’occasione è stata dettata dalla volontà forte di fare fronte comune rispetto ad un comparto del turismo, quello del balneare, che già oggi registra molte criticità in conseguenza della crisi determinata dalla epidemia del Coronavirus che sta coinvolgendo a livello mondiale tutti i Paesi e in particolar modo l’Italia.

L’incontro dei sindaci del G20 è servito per condividere idee e proposte per aiutare il rilancio del balneare attraverso la predisposizione di una lettera di richieste indirizzata a Governo, Ministri e Presidenti di Camera e Senato, nonché Commissioni competenti e inviata in questi giorni.

Di fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19, assolutamente imprevista e dagli impatti devastanti per il comparto turistico, il tavolo di confronto permanente ha elaborato una prima serie di proposte urgenti atte a supportare il settore turistico-balneare, con lo scopo di salvaguardare le oltre 30mila aziende che operano nel settore ed evitare un impatto sociale ed economico devastante.

“In questo momento è importante per noi amministratori confrontarci con le omologhe realtà turistiche nazionali per condividere problemi e soluzioni da richiedere al governo per sostenere i nostri territori e le difficoltà economiche che si stanno verificando. I comuni balneari, che assieme ai propri cittadini vivono di un’economia stagionale, chiedono quindi puntuali interventi pronti a lavorare in sinergia per affrontare questa situazione straordinaria” precisa Riccardo Pattuelli, assessore al marketing turistico del Comune di Comacchio, intervenuto alla video conferenza.

I quattro punti critici su cui il documento insiste sono: lavoratori stagionali, aziende turistiche, comuni balneari, promozione turistica. Numerose e articolate le richieste avanzate, tra cui si annoverano quella sull’indennità per i lavoratori stagionali, limitata al mese di marzo esclusivamente ai ‘lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali’, quella sulla proroga dell’indennità di disoccupazione Naspi, in caso di non apertura, fino ad aprile 2021.

Caldeggiata anche la richiesta di intervenire sui canoni demaniali, con l’esonero per gli stabilimenti balneari per gli anni 2020 e 2021, di rimodulare il prelievo fiscale Imu (con una riduzione del 50% per l’anno in corso), sospendere i mutui (anche quota interessi) e aprire ulteriori linee di credito ad interessi agevolati per i prossimi 18 mesi.

Sul fronte tributi, rate di agenzie entrate e riscossioni, rate rottamazione, considerata l’improvvisa ed imprevedibile mancanza di liquidità, si ritiene necessaria e urgente una proroga della sospensione dei pagamenti per altri 18 mesi. Tra le richieste avanzate anche la indispensabile reintroduzione dello strumento voucher Inps per le prestazione occasionali dei lavoratori, e la sospensione o rimodulazione per i prossimi 18 mesi dei pagamenti di contributi dei dipendenti.

In merito al sostegno ai Comuni balneari, per compensare il mancato gettito dei tributi locali, della tassa di soggiorno e di altre entrate anche connesse al turismo, il G20s ritiene che lo Stato debba prevedere una rimodulazione con un aumento dei trasferimenti per i prossimi due anni, una rimodulazione urgente del Fondo di solidarietà per i Comuni balneari e il riconoscimento dello status di ‘Città Balneare’,località soggette a incrementi di popolazione esponenziali che avrebbero bisogno inoltre di poter contare su svincolo di bilancio, assunzioni di dipendenti in deroga, e di vedersi attribuire la quota dei canoni concessioni demaniali.

Infine, relativamente al sostegno generale alla promozione turistica, i Comuni chiedono che, come accade per la maggior parte dei principali competitors internazionali, lo Stato si faccia carico di un’azione forte e propulsiva per difendere e promozionare l’immagine del turismo italiano (anche sfruttando il protocollo firmato con Enit) ed in particolare del litorale italiano, che subirà danni ingentissimi. Si chiede di dotare i lavoratori italiani di voucher turistici pagati dallo Stato, prevedendo sconti su soggiorni, pedaggi autostradali, sconti treni aerei, costo benzina al fine di incentivare gli ttaliani a fare vacanze in Italia.