“Camera di commercio, sindacati e associazioni di categoria ci consegnano un quadro davvero allarmante delle conseguenze dell’emergenza coronavirus sul nostro sistema produttivo, con oltre mille imprese in difficoltà, e migliaia di lavoratori coinvolti. Sono centinaia anche nel nostro comune, le imprese che hanno richiesto l’accesso agli ammortizzatori sociali, in particolare del settore dei servizi e del commercio. Non vanno poi dimenticati i lavoratori autonomi e le partite Iva, che avranno un sostegno governativo, ma che sarà del tutto insufficiente a coprire la perdita economica che deriva da una prolungata mancanza di lavoro”. È con questa premessa che il gruppo consiliare del Partito Democratico di Ferrara chiede al sindaco Alan Fabbri e alla Giunta di convocare al più presto un tavolo di confronto con tutte le forze politiche, i rappresentanti delle imprese e le parti sociali.

La richiesta trova fondamento anche nella “risoluzione votata all’unanimità dal consiglio comunale del 16 marzo scorso, su proposta del gruppo del Partito Democratico” che “impegna l’Amministrazione a concertare provvedimenti di sostegno delle imprese cittadine, in particolare destinando risorse previste per nuovi eventi e nuovi servizi al consolidamento del sistema imprenditoriale ferrarese, partendo dai 900mila euro previsti a bilancio, a cui vanno aggiunti i 450mila euro destinati alla promocommercializzazione turistica”.

“Queste risorse vanno destinate ad azioni mirate, da decidere collegialmente con tutti gli attori del sistema, e altre dovranno essere aggiunte per far fronte a quella che rischia di essere una recessione peggiore di quella originata dalla crisi del 2008 – affermano dal Pd -. Qualche mese fa, in occasione del fallimento di Mercatone Uno, la Consulta provinciale per l’economia e il lavoro ha insediato un gruppo di lavoro per la costruzione di un Fondo di solidarietà finanziato pro quota da ciascun Comune della provincia, per far fronte alle emergenze e sostenere il reddito delle famiglie dei lavoratori in difficoltà. Questa potrebbe essere una misura efficace, e crediamo che il Comune di Ferrara debba farsi parte attiva per concretizzarla quanto prima”.