Politica
27 Marzo 2020
Ilaria Baraldi: "Nessuna tutela, amministrazione chiamata a mettere subito in campo tutte le azioni di sostegno necessarie"

Dal Pd cinque proposte per “sopravvivenza e rilancio del settore cultura”

di Redazione | 3 min

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Sbloccare l’erogazione dei contributi ancora dovuti per le attività già svolte e rendicontate del 2019; accelerare l’accesso agli anticipi sui progetti per l’anno 2020 già approvati, in vista del loro slittamento all’autunno; sospendere (non rimandare) il pagamento del canone di locazione in capo ai soggetti che abbiano in concessione uno spazio pubblico per lo svolgimento della loro attività; sospendere il pagamento della tassa sui rifiuti fino alla ripresa delle attività; farsi promotori presso i soggetti erogatori e distributori di servizi (utenze luce, gas, acqua) per la sospensione dei pagamenti dovuti, senza sanzioni aggiuntive né interruzioni dei servizi.

Sono le cinque proposte “essenziali e vitali per la sopravvivenza ora e il rilancio poi del settore culturale” avanzate dalla consigliera comunale del Pd Ilaria Baraldi e che “possono essere subito messe in campo, prima della riprogettazione dei contributi, per dare ossigeno e speranza a un importante segmento della nostra cultura e della nostra economia”.

In attesa che il governo vari misure di sostegno all’economia culturale, “un’amministrazione comunale è chiamata a mettere in campo da subito, per quanto di sua competenza, tutte le azioni necessarie per aiutare e sostenere il comparto culturale” spiega Baraldi, pronta a valutarle con le associazioni di categoria e con il neonato Osservatorio Cultura ed Eventi Ferrara aggiornando il bilancio comunale che “come già detto dovrà essere rivisto poiché sono inattendibili molte voci di entrata e discutibili alcuni grossi investimenti”.

Anche perché “il tessuto culturale ferrarese è ricco di protagonisti. Sono associazioni, imprese, cooperative, liberi professionisti che disegnano l’eterogenea offerta artistica della nostra città, fatta di grandi eventi ed iniziative di richiamo internazionale cui si affiancano, non meno importanti, proposte di cultura diffusa che i ferraresi hanno imparato ad apprezzare e seguire durante tutto l’anno, negli spazi chiusi – quelli specificamente adibiti così come quelli appositamente restituiti alla fruizione temporanea – e all’aperto, con mostre, concerti, spettacoli, letture, microteatro, laboratori, corsi e conferenze”.

“Coloro che con grande professionalità animano da anni la cultura ferrarese, sostenendo non marginalmente l’attrattività turistica di Ferrara, sono oggi colpiti in modo drammatico dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria” ribadisce la consigliera dem abbozzando “l’elenco delle professionalità che costruiscono ogni evento che è lunghissimo e spesso ignoto“.

“Quando si parla di concerti si pensa ai musicisti, raramente a chi monta il palco, le luci, a chi certifica la sicurezza; quando si parla di teatro si pensa agli attori, meno a chi organizza i tour o a chi crea le locandine. Quando si parla di cultura, spesso si dimentica anche che le persone che sostengono questo settore sono altamente qualificate, con professionalità costruite in anni di studio e duro lavoro, e che, altrettanto spesso, sono precari o intermittenti, hanno contratti di lavoro così “atipici” da non dare loro, in questo momento, nessuna tutela (niente malattia, niente cassa integrazione, semplicemente niente stipendio e nessun introito)”.

“Sono decine e decine di persone – certo, non uniche, tra le altre categorie fortemente penalizzate dalle chiusure di ogni attività – che hanno dovuto cancellare ogni tipo di iniziativa organizzata, chiudere gli spazi, rimandare a data da destinarsi tutta la programmazione, con le immaginabili conseguenze a cascata” chiosa Baraldi che invita l’amministrazione a correre in loro aiuto.

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