Copparo. Come Ferrara, anche Copparo ha accolto nel pomeriggio di sabato i feretri trasportati da Bergamo da un triste convoglio di mezzi militari, scortati dai carabinieri e partiti in mattinata da una città in ginocchio, che non riesce da sola a fronteggiare un’emergenza sanitaria che ha fatto centinaia di vittime tra i suoi cittadini.

Venti in tutto le bare destinate all’impianto copparese, a fronte delle 25 dirette in Certosa a Ferrara. Ad accogliere i quattro camion, ciascuno con 5 feretri a bordo, anche il primo cittadino Fabrizio Pagnoni.

“Sono molto dispiaciuto e allo stesso tempo consapevole del fatto che non potrò mai dimenticare le immagini viste oggi. Ho voluto essere presente per accogliere queste salme a nome di tutta la cittadinanza: ci tenevo in modo particolare, anche perché sono salme che probabilmente non hanno avuto la possibilità di essere nemmeno salutate dai propri cari. Ritengo umanamente pietoso e necessario che prima di lasciare questa Terra possano avere un attimo seppur breve di commiato”.

Come riferito dall’azienda che si occuperà della cremazione dei feretri e confermato da Pagnoni, le operazioni proseguiranno (nell’unico forno disponibile) fino a lunedì mattina.

“Quanto sta succedendo deve far capire in maniera più incisiva quanto ora più che mai sia necessario rispettare con diligenza tutte le normative che sono finalizzate al contenimento del Coronavirus” aggiunge Pagnoni. “I numeri di Copparo non possono essere paragonati a quelli di Bergamo, ma queste salme potrebbero essere i nostri cari, amici e parenti più stretti. Faccio pertanto appello alla responsabilità di tutti affinché possiamo superare insieme questo difficile momento”.