di Giuseppe Malatesta

Goro. È purtroppo quello somministrato ad un anziano deceduto nei giorni scorsi il primo tampone positivo al Sars-CoV-2 nel territorio di Goro. Trattasi di un 75enne ricoverato nell’ospedale di Cona fino a venerdì 13 marzo per altre patologie che da tempo lo avevano costretto anche a lunghe degenze tra Lagosanto e Ferrara.

L’uomo è deceduto il 17 marzo all’ospedale di Valle Oppio di Lagosanto, dove era stato trasferito dopo aver condiviso a Cona la stanza con un più giovane paziente risultato a sua volta positivo al contagio.

Sarebbe il sesto decesso nel Ferrarese legato al Covid-19.

La famiglia, venuta a conoscenza della positività di questo paziente il 16 marzo scorso, ha deciso preventivamente di iniziare la quarantena volontaria prevista dai protocolli sanitari, nonostante non fosse ancora certa la positività dell’anziano familiare, confermata solo il 19 marzo.

Sulla delicata vicenda è intervenuto il sindaco Diego Viviani, non solo ricostruendo i fatti finora noti: “Dalle notizie in nostro possesso il probabile contagio è avvenuto all’interno dell’ospedale di Cona tra giovedì 12 e venerdì 13″, afferma il primo cittadino di Goro, intendendo dire che il contagio, ormai accertato e non più probabile, è probabilmente avvenuto nell’ospedale ferrarese.

“La famiglia – puntualizza – è venuta a conoscenza della positività della persona che si trovava in stanza con l’anziano solo nella mattinata di lunedì 16 marzo e, andando oltre ciò che prevede il protocollo Asl ha deciso di mettere tutti i suoi componenti in regime di quarantena volontaria: un comportamento che sicuramente ha limitato drasticamente la possibilità di contagio nei confronti degli altri abitanti del paese. Per questo motivo, a nome di tutta la cittadinanza, mi sento di porgere a tutti i familiari un sentito ringraziamento. Ci troviamo tutti a gestire una situazione senza eguali e mai accaduta prima – aggiunge Viviani – e per questo è facile incorrere in errori di valutazione da parte di tutti, nessuno escluso”.

“Molto probabilmente, come si è verificato in altri Comuni, avremo altri contagi, per i più svariati motivi – afferma infine il sindaco -. Il nostro compito, come concittadini, è quello di supportare e confortare le famiglie colpite nel miglior modo possibile. La nostra è una piccola comunità, quasi assimilabile ad una grande famiglia e come tale, in questi casi, si dovrà comportare”.