Attualità
19 Marzo 2020
Lettera alle istituzioni locali da parte di tre ordini professionali: “Minano clamorosamente gli sforzi messi in campo”. Proposta la donazione della strumentazione per velocizzare i test

Coronavirus: Medici, ostetriche e tecnici: “Inaccettabili i tempi degli esiti dei tamponi”

di Redazione | 2 min

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(archivio)

Tempi ancora troppo lunghi quando invece servono risultati rapidi per i tamponi effettuati sui sanitari impegnati nell’emergenza coronavirus Sars-CoV-2. Per questo serve che le istituzioni pubbliche adeguino la loro risposta per non vanificare il lavoro svolto a tutela sia degli operatori che dei cittadini.

Ma il primo passo lo fanno l’Ordine dei medici di Ferrara e quelli delle professioni sanitarie tecniche e delle ostetriche che, in una nota-richiamo inviata a sindaco, prefetto, direttori delle aziende sanitarie, propongono “la donazione del noleggio e service per 1 anno di strumentazione automatica Ce-Ivd per la processazione veloce dei tamponi per l’intero territorio provinciale”.

Gli ordini fanno sapere di aver già preso contatti con una società produttrice e attende solo il via istituzionale per la donazione, escludendo da essa i reagenti, i materiali di consumo, primers e probe specifici.

Una mossa per far suonare forse la sveglia alle istituzioni, richiamando anche le indicazioni ribadite recentemente dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms): eseguire tanti test per individuare e i solare le infezioni e fornire con tempestività i risultati degli screenenig sia dei pazienti che dei sanitari.

Per i tre ordini, nella situazione in cui ci troviamo, è “inaccettabile avere l’esito di tamponi in oltre 48-72 ore, qui tale tempistica mina clamorosamente gli sforzi che tutti i professionisti stanno mettendo in campo, nel rispetto dei piani operativi per gestire i posti letto nell’emergenza da entrambe le aziende sanitarie del territorio. È un insulto al sacrificio professionale a cui siamo dediti e pronti per tutelare la salute pubblica. Quello che sta succedendo in Lombardia deve suscitare oggettivo monito e rispetto”.

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