di Giuseppe Malatesta
Codigoro. L’emergenza sanitaria da Covid-19 non ferma l’attività di tutela delle tartarughe, che anche sul territorio estense continua a vedere impegnate associazioni e professionisti che nei giorni scorsi hanno gettato le basi per le iniziative da realizzarsi nei prossimi mesi.
A coordinarle, un team formato da Marco Pozzi, responsabile dell’Enpa di Lagosanto, Mauro Rinaldi (Associazione Italiana Cultura e Sport, settore ambiente Aics), Enrico Feggi del Circolo nautico Volano, Sauro Pari (presidente della Fondazione Cetacea di Riccione), la veterinaria Giulia Bondesan e Michela Trevisani, coordinatrice dei volontari dell’Enpa, riuniti nei giorni scorsi a Codigoro.
“I bagnini dei sette Lidi comacchiesi, in questo caso i primi ad avvistare eventuali esemplari feriti, saranno impegnati già a maggio in un corso per la manipolazione delle tartarughe, mentre è alle porte la riapertura del Centro di Recupero di Goro, operativo dall’estate del 2019 e dedicato alla cura delle tartarughe marine ferite, soccorse nel mare della costa ferrarese dai volontari Enpa.
Tra le attività previste anche la campagna informativa delle Guardie Ecologiche Volontarie di Ferrara, che avranno il compito di sensibilizzare cittadini e turisti durante la prossima stagione estiva.
“Stiamo lavorando in sinergia non solo per potenziare la rete di assistenza a questi splendidi animali, ma anche per informare più persone possibili sulle loro condizioni di vita” spiega Pari, presidente della Fondazione Cetacea di Riccione. L’ambizioso progetto, che coinvolge Aics, Enpa, il Circolo Nautico Volano, il Corpo dei Vigili Giurati e la Polizia Provinciale, ha ottenuto il patrocinio del Parco del Delta del Po, della regione Emilia-Romagna. “Presto incontreremo i Comuni della costa per presentare loro questo percorso, speriamo di ottenere anche il loro sostegno”.
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