In foto, Stefano di Brindisi, Elena Rossi, Alice Martini e Francesco Pisciotta di Teccna
San Giovanni di Ostellato. Con una attività che vede protagonista la nautica da diporto nel panorama nazionale e internazionale, intende sviluppare nuovi progetti da implementare attraverso l’utilizzo di tecnologie d’avanguardia, volte alla sostenibilità e tutela del territorio grazie all’impiego della e-mobility e di combustibili a basso impatto ambientale.
È Teccna, start-up innovativa nata nei mesi sorsi all’interno dell’area ex Cantieri Estensi a San Giovanni di Ostellato, nella zona industriale Sipro, dove si occupa della costruzione di barche a vela e a motore da diporto attraverso Italia Yachts e Cantieri degli Estensi, entrambi presenti nei mercati europei e americani.
«Una realtà di straordinaria importanza», come spiegano l’amministratore unico Sipro, Stefano di Brindisi, e il sindaco di Ostellato, Elena Rossi, che hanno incontrato il nuovo amministratore delegato di Teccna, Francesco Pisciotta.
E se di Brindisi pone l’attenzione sul fatto che «l’area in questione, nonostante la crisi economica, ha negli ultimi anni retto ed aumentato investimenti e personale», è lo stesso Pisciotta a confermare che la scelta di puntare sul territorio ferrarese è frutto di una scommessa, ossia «poter far ritornare grande la tradizione della costruzione di imbarcazioni di pregio in un’area dalle enormi potenzialità».
In prospettiva, la Teccna prevede, «nel suo iter di sviluppo, l’assunzione di personale di elevato kwon-how», quindi ingegneri e ricercatori oltre che personale specializzato in molteplici discipline artigianali. Entrato a regime, il sito potrebbe assorbire «fra diretti ed indotto, oltre cento persone», con un giro di affari che, chiude Pisciotta, dovrà superare i venti milioni di euro di valore di produzione.
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