
Veduta aerea dell’area ‘Collinara’ / ©Google
Comacchio. Sarà discussa in un’apposita Conferenza dei Servizi la realizzazione in località Collinara di nuove strutture commerciali, tra cui quella che ospiterà un nuovo discount a marchio Eurospin, il primo in territorio comacchiese, pronto ad aprire i battenti nei dintorni dell’area che già accoglie il centro commerciale Le Valli a ridosso della Statale Romea tra Comacchio e Porto Garibaldi.
Un intervento che ha già allertato diverse anime civiche della cittadina lagunare, compresa l’associazione Legambiente. “Il procedimento riguarda il “consumo di suolo” e ritieniamo che la possibile realizzazione di due medie strutture commerciali andrebbe ad interferire sul corridoio ambientale tra la spiaggia dell’area Jacaranda e Valle Molino, sito Natura 2000 di competenza del Parco del Delta del Po e della Comunità Europea” spiega il presidente Marino Rizzati.
In ballo ci sono le norme di un piano regolatore comunale ormai “obsoleto e disattento all’accumulo di produzione di inquinanti, pieno di norme carenti verso la tutela dell’ambiente”, che non tiene conto, sottolinea Rizzati delle nuove esigenze relative a consumo di suolo, cambiamenti climatici, problematiche sociali, flussi commerciali, impatti vari. Elementi che vanno considerati anche per opportunità legate alla identità del territorio, dichiaratamente vocato al turismo ed al godimento di un paesaggio unico”.
Da qui la richieste degli ambientalisti di partecipare ad una discussione aperta in cui poter esplicare le diverse osservazioni, tra cui quelle sui potenziali problemi di viabilità che andrebbero a peggiorare il traffico sulla Statale Romea in corrispondenza dei mesi estivi, oltre che ad aumentare l’inquinamento. “Considerato che la zona in questione confina con aree ambientalmente importanti, sarebbe necessario uno studio di impatto ambientale” spiega Rizzati.
Nella zona interessata infatti “è inclusa Valle Molino, un sito Natura 2000 colpevolmente abbandonato dall’ente Parco, a cui compete la tutela e il mantenimento della sua biodiversità. “È un suo compito istituzionale, coerente con l’impegno presso l’Unesco di accettare la definizione di Riserva di Biosfera” ricorda Legambiente.
Oltre alle riflessioni in materia ambientale, l’associazione riflette sull’opportunità di favorire l’insediamento di nuovi centri commerciali a danno delle attività del centro storico, dei Lidi e delle frazioni di Comacchio, passando poi a considerazioni di carattere politico: “Sul consumo di suolo esistono norme regionali ben chiare, a cui vengono preferite deroghe per autorizzare interventi come questi, una colata di cemento. Sono stati tanti i sindaci coraggiosi che si sono opposti, eppure non sono stati presi ad esempio” dice Rizzati.
“La nuova Comacchio sorgerà alle spalle dei centri commerciali e si chiamerà ‘Ottavo Lido’: in questi anni ci siamo ‘mangiati’ il corridoio ferroviario che avrebbe dovuto collegare Venezia a Ravenna, la bretella della Statale Romea per evitare l’attraversamento dei centri urbani della costa e il tunnel sotto il canale navigabile. Cos’altro ci mangeremo prima di sera? Ci aspettiamo – conclude – che l’amministrazione comunale d’ora in poi affronti i problemi presentati con un progetto complessivo invece che per singoli aspetti”.
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