Cronaca
29 Gennaio 2020
Norbert Fehrer risponde del duplice tentato omicidio. Chiesti 23 anni, in aula i familiari delle vittime

Igor testimonia dalla cabina blindata in Spagna

di Redazione | 2 min

Leggi anche

25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Morì sul lavoro in Borgo Punta. Si attende l’udienza preliminare

Si attende la fissazione dell'udienza preliminare del processo per l'incidente mortale in cui perse la vita Miz Mohamed Fawzy Abdou, operaio edile 36enne di nazionalità egiziana, impegnato in un cantiere per la ristrutturazione col Superbonus 110% di un palazzo in via Borgo Punta, al civico 187

(foto Heraldo)

Sorriso beffardo e segno della vittoria a favore dei flash. È così che Norbert Fehrer, meglio conosciuto come Igor, si presenta alla Corte blindata di Teruel in Spagna per rispondere del duplice tentato omicidio il 5 dicembre 2017 nella cittadina dell’Aragona.

Imprigionato in una cabina blindata costruita appositamente per questo processo, il killer serbo – già condannato all’ergastolo in Italia per gli omicidi del barista Davide Fabbri e della guardia ecologica volontaria Valerio Verri – ha testimoniato.

Igor ha confessato di aver sparato, ferendo gravemente due agricoltori, ma non l’avrebbe fatto per uccidere. La dichiarazione è eloquente, “se mi avessero toccato non sarebbero qui”.

In pratica, dal suo racconto con l’aiuto della traduttrice, i colpi sparati da una pistola Beretta presa in Italia erano di avvertimento ma due sono andati a segno da un distanza di 4 o 5 metri verso le vittime che non avevano fatto nulla per ostacolare la sua fuga.

Igor è arrivato in tribunale alle 8.30 di martedì scortato da guardia civile, polizia nazionale e polizia locale di Teruel in un maxi dispositivo di sicurezza che ha portato alla costruzione di una ‘gabbia speciale’ in vetro blindato in quanto considerato detenuto estremamente pericoloso e a rischio fuga.

Dopo tre ore di udienza, interrogato dal procuratore e dall’avvocato che rappresenta una delle vittime, mentre l’avvocato difensore di Feher non ha posto alcuna domanda, è arrivata la richiesta di condanna a 23 anni di carcere per i due tentati omicidi commessi dieci giorni prima del suo arresto.

Il pluriomicida dovrà comparire di fronte alla giustizia anche la settimana prossima per le rapine messe a segno nell’estate 2015 con la banda di Ivan Pajdek e Patrick Ruszo, il 27 maggio per il processo d’appello per il duplice omicidio a Bologna e a marzo sempre in Spagna per il triplice omicidio di due agenti della guardia civile e di un allevatore. I familiari delle vittime erano presenti in aula, a osservarlo dietro un vetro blindato. In tribunale a Ferrara, invece, dovrebbe essere in videoconferenza.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com