Eventi e cultura
29 Gennaio 2020
Giornata di studio con i detenuti-attori. Czertok: "Ponte straordinario tra il carcere e la società civile"

Vite nuove attraverso il teatro in carcere

di Redazione | 2 min

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Un momento dello spettacolo Album di Famiglia (foto di Daniele Mantovani)

Parte da Ferrara e da Teatro Nucleo il nuovo partenariato strategico Erasmus+ “Attuando vite nuove”, dedicato a creare un ponte tra il carcere e la città attraverso il teatro. Ferrara diventa così centro di attività e riflessioni sull’educazione con il teatro in carcere, con la presenza di Teatro del Norte (Spagna), della Compagnia tedesca Z3 (Berlino) e degli ungheresi Ures Ter di Pecs, coinvolti in una settimana di convegni condotta da Teatro Nucleo.

In particolare, giovedì 30 gennaio presso la casa circondariale G. Satta di Ferrara – dove Teatro Nucleo opera dal 2005 – si terrà una giornata di studio con la partecipazione dei detenuti-attori impegnati nella produzione di “Album di famiglia”, spettacolo ispirato all’Amleto di Shakespeare, una cui prima versione è stata presentata nell’ambito del Festival di Internazionale nello scorso ottobre.

«Il teatro è un catalizzatore efficacissimo per l’alfabetizzazione e l’acquisizione di nuove competenze per il reinserimento dei detenuti, rappresentando un ponte straordinario tra il carcere e la società civile a fine pena, quando è necessario trovare casa e lavoro, superando lo stigma», racconta Horacio Czertok co-fondatore di Teatro Nucleo, attivo da più di quindici anni all’Arginone con progetti di teatro carcere che rappresentano ormai un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale e che gli hanno valso la nomina a ambasciatore per la Regione Emilia Romagna della piattaforma Epale- Electronic Platform for Adult Learning in Europe.

Con questa nomina e con il progetto Attuando vite nuove, Ferrara vede riconosciuta l’esperienza più longeva dell’Emilia Romagna, quella di Teatro Nucleo, che ha suscitato la nascita del coordinamento regionale dei teatri-carcere dando vita ad una rete regionale e ha quindi generato progetti attraverso i quali la rete regionale agisce in parallelo con quella internazionale, che risulta dai vari progetti sviluppatisi negli anni in Francia, Belgio, Germania, Spagna, Portogallo, Cipro, Grecia, Ungheria, Lituania, Russia, Svezia, Danimarca, Malta, Inghilterra, Paesi Bassi, Argentina, Cile, Colombia, Messico.

«In questo modo, i risultati delle esperienze hanno modo di confrontarsi e interagire, assunto estremamente rilevante in quanto non esistono istituti nei quali si possa acquisire la formazione necessaria al teatro in carcere».

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