Lagosanto. La lunga notte elettorale è stata particolarmente lunga a Lagosanto, nel Comune in cui nelle ultime settimane il ‘Comitato per Bonaccini’ ha duramente contestato all’amministrazione leghista la sostituzione di due storici presidenti di seggio elettorale con due nuove leve giudicate inadatte ad affrontare uno spoglio impegnativo come quello delle elezioni regionali con voto disgiunto.

All’indomani del voto, non si fanno attendere le considerazioni del gruppo (le cui ‘denunce’ hanno smosso nei giorni scorsi la Corte d’Appello intervenuta con una ‘ammonizione’): “Lo avevamo previsto e così è stato: nella tarda mattinata di lunedì, quando ormai in tutta la regione erano stati scrutinati tutti i seggi, mancavano all’appello guarda caso i due seggi laghesi interessati dal vantato ‘turn over’, ritardo che non si è mai verificato in nessuna precedente elezione”.

“Nel seggio di uno dei nuovi nominati, il neo presidente era talmente teso – raccontano – che ha fatto allontanare un rappresentante di lista con l’ausilio della forza pubblica e ha finito le operazioni di scrutinio in forte affanno, non tollerando tutta la tensione che si respirava nel seggio”.

Pur soddisfatti per l’esito del voto regionale, il Comitato ‘Lagosanto per Bonaccini’ “non può tacere sull’arroganza di un’amministrazione che antepone i suoi interessi di parte a quelli delle istituzioni: le elezioni erano complesse e quindi dovevano esserci dei presidenti esperti a dirigere i seggi. L’amministrazione del sindaco Cristian Bertarelli – aggiungono dal Comitato – ha dimostrato la sua insipienza e una evidente carenza di formazione democratica. Ci auguriamo che questo possa servire da monito per il prosieguo della sua amministrazione”.