Attualità
26 Gennaio 2020
Un incontro coinvolgente e commovente quello tra il novantenne ebreo sopravvissuto e gli studenti della primaria

Cesare Misè Finzi a tu per tu con gli alunni della Guarini

di Redazione | 1 min

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Lo scorso martedì 21 gennaio i giovanissimi alunni della classe quarta della scuola primaria statale Guarini hanno incontrato Cesare Moisè Finzi, il novantenne ebreo ferrarese la cui infanzia è stata profondamente segnata dall’applicazione delle leggi razziali del 1938 e dalla persecuzione degli ebrei, messa in atto nel 1943 dal regime nazifascista.

Il testimone, nel raccontare la sua vita, ha affiancato i momenti drammatici della sua esperienza di bambino e di adolescente isolato, umiliato e messo in disparte nei luoghi pubblici perché ebreo, a quelli positivi, legati alle figure di “uomini giusti” il cui coraggio e umanità furono determinanti per la salvezza sua e dell’intera famiglia.

Grazie a un linguaggio semplice ed immediato e alla innata capacità di interagire con le persone, Cesare Moisè Finzi ha coinvolto profondamente i giovanissimi studenti che, immedesimandosi nella sua storia, hanno avuto la possibilità di riflettere non solo sulla triste realtà di uomini, donne, bambini privati di ogni diritto, compreso quello alla vita, ma anche di apprezzare la positività di un messaggio rivolto ai ragazzi sotto forma di augurio affinché «quando sarete grandi e dovrete fare le vostre scelte di vita, sappiate essere sempre donne e uomini veri, donne e uomini giusti». L’incontro era parte dell’articolato calendario di attività che l’Istituto Comprensivo Alda Costa dedica ogni anno al Giorno della Memoria.

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